Rosa D'Amato torna a giocare con le parole di Alexander Purcell

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-21

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Rosa D’Amato, risponde su Facebook alle accuse di non saper leggere. E indovinate un po’? Lo fa dimostrando manipolando ancora una volta le parole altrui. L’eurodeputata M5S ha letto l’intervista di Alexander Purcell a Italia Unita per la Scienza dove viene rivelato al mondoche manipola scientemente le affermazioni degli esperti di …

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L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Rosa D’Amato, risponde su Facebook alle accuse di non saper leggere. E indovinate un po’? Lo fa dimostrando manipolando ancora una volta le parole altrui. L’eurodeputata M5S ha letto l’intervista di Alexander Purcell a Italia Unita per la Scienza dove viene rivelato al mondoche manipola scientemente le affermazioni degli esperti di Xylella al fine di sostenere le sue tesi senza fondamento scientifico (tesi per altro finite nell’ordinanza dei PM di Lecce). Per rispondere usa alcune frasi estrapolate da una lettera che Alexander Purcell scrisse al Foglio.
rosa d'amato xylella purcell - 12
A parte il lungo preambolo nel quale tenta di far passare delle misure di prevenzione come le uniche misure per poter porre fine ad un’epidemia (c’è bisogno sia di queste che di quelle, e la prevenzione dopo che l’epidemia si è diffusa da sola non basta), la D’Amato cita il pezzo del Foglio con la lettera di Purcell ma sa bene che nessuno dei suoi lettori andrà a leggere il testo integrale (così come nessuno dei giudici di Lecce è andato a vedersi l’intervento integrale di Purcell all’EFSA). E così la D’Amato può permettersi di citare Purcell in un modo tale che sembra darle ragione, ovvero così:

la tempestiva eliminazione delle viti colpite dalla malattia di Pierce non ha sortito effetti degni di nota in California

Incredibile, Purcell smentisce sé stesso! E invece no, perché la frase intera è questa (e così l’abbiamo riportata anche noi su Next qui e qui)

Le strategie di lotta che funzionano in una determinata regione o su di una specifica coltura possono non essere  altrettanto efficaci su altre colture, o sulla medesima coltura ma in condizioni pedoclimatiche differenti. Ad esempio, la tempestiva eliminazione delle viti colpite dalla malattia di Pierce non ha sortito effetti degni di nota in California, mentre la stessa operazione condotta Brasile sugli agrumi  è risultata essenziale per contenere gli attacchi di “clorosi variegata”, una malattia anch’essa indotta da X. fastidiosa. Inoltre, in tre differenti aree californiane vengono adottati tre diversi metodi di lotta contro la malattia di Pierce. Ciò a causa della presenza e attività di differenti insetti vettori e delle condizioni climatiche locali.

E del resto sono gli stessi concetti che Purcell ha ribadito nell’intervista rilasciata a Italia Unita per la Scienza

Come si gestisce una nuova malattia? Due cose sono state nominate ripetutamente, la rimozione delle piante malate e il controllo di quello che sembra essere il principale insetto vettore, una sputacchina, Philaenus spumarius. Se il batterio si muove principalmente da olivo ad olivo, la rimozione degli alberi può rallentare la diffusione della malattia. La distribuzione spaziale e il tasso di diffusione della malattia (CoDiRO), sono coerenti con una diffusione esponenziale (logaritmica). La rimozione delle piante malate sembra essere efficace in Brasile per una malattia degli aranci provocata da Xylella (CVC). La diffusione del CoDiRO in Salento sembra simile a quella del CVC in Brasile, ma non simile a quella della malattia di Pierce della vite nella California settentrionale. Ci sono ragioni complesse – principalmente climatiche – per cui questo [la rimozione delle piante infette, NDT] non funziona con il morbo di Pierce nella California settentrionale.

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