«Per Roma TPL possibile la rescissione del contratto»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-21

La lunga serie di criticità a carico di Roma TPL, a partire dal mancato pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti, potrebbe portare alla situazione anticipata del contratto prima del 2018. Lo annuncia l’assessora Meleo in Commissione Mobilità

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Per Roma TPL non è esclusa la risoluzione del contratto con un conseguente nuovo bando di gara per riassegnare il servizio. Decisioni ancora non sono state prese ma, a sentire l’assessore capitolino ai Trasporti, Linda Meleo, e il presidente della commissione Enrico Stefano, riuniti stamani proprio in una riunione della commissione Mobilità convocata sul tema, potrebbe essere questa la sorte dell’azienda che gestisce alcune tratte di autobus di linea in alcune zone periferiche della città.

Per Roma TPL si potrebbe arrivare alla rescissione del contratto

La lunga serie di criticità a carico di Roma TPL, a partire dal mancato pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti, potrebbe dunque portare alla situazione anticipata del contratto prima del 2018. “Finché non ho una blindatura giuridica non possiamo scegliere nessuna risposta- ha detto Meleo – ma sul tavolo c’è l’ipotesi della risoluzione del contratto con nuova gara”. “Ci sono diversi profili di criticità in Roma TPL – ha spiegato Meleo – Il primo è che nel consorzio Cotri, socio dell’azienda insieme a Marozzi e Umbria Mobilità, sono uscite due società (Trotta e Fonti, ndr) senza dare comunicazione al dipartimento. Ma queste aziende continuano ancora a prestare servizio. E la stessa cosa avviene per imprese subappaltate in assenza di contratto. Questo vuol dire che secondo il dipartimento il 25% dei chilometri effettuati è stato percorso illegalmente. I nostri uffici hanno deciso di pagare solo il 75% di quelli percorsi a pieno titolo”. “Questa mattina- ha spiegato l’assessora – è poi arrivata una lettera con una risposta di Roma TPL alle nostre richieste di chiarimento. Loro sostengono che le aziende ex Cotri possono essere considerate parte di Roma TPL perché erano esposte in gara. Quindi per loro non era necessario comunicare nulla. Dicono inoltre che è vero che altre aziende hanno il contratto scaduto. Ma sostengono che una nuova domanda era stata inoltrata ma l’amministrazione non aveva risposto, quindi avevano pensato al silenzio assenso. Ora il dipartimento risponderà ma a nostro giudizio Roma TPL non ci sta dando una soluzione. Questa lettera è una presa in giro”.

«La lettera? Una presa in giro»

“Tra l’altro – spiega ancora Meleo – c’era un precedente impegno di Roma TPL per il ritorno delle due aziende in Cotri. Ad oggi non ha posto rimedio e la lettera di oggi è anzi in contraddizione con questa precedente comunicazione. A questo si aggiunge il problema del mancato pagamento degli stipendi. Roma TPL sostiene di avere capacità finanziaria per proseguire il servizio. Perché allora gli stipendi non vengono pagati? Ci aspettiamo una risposta anche su questo. Da parte nostra, comunque, il pagamento della fattura dei chilometri percorsi è partito martedì scorso”. “L’idea- conclude l’assessorA – è quella di garantire il servizio alla città ma anche quella di un incontro in Prefettura per cercare di porre un punto a questa situazione. Vedremo come. Una delle ipotesi, come detto, è un nuovo bando di gara. C’è comunque un parere in corso in avvocatura. Sul tavolo ci sono tutte le ipotesi percorribili ma vanno approfondite bene”.

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