Roma Metropolitane verso la liquidazione?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-03-30

Ieri rottura tra il Campidoglio e l’amministratore nominato dalla Giunta Raggi sull’utilizzo dei fondi stanziati dal Comune. A rischio la realizzazione della Metro C e l’ammodernamento delle linee A e B con i fondi già stanziati dal ministero

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Roma Metropolitane si avvia verso la liquidazione. Ieri è arrivata la rottura tra l’amministratore delegato Pasquale Cialdini, nominato dalla Giunta Raggi nel 2016, e il Comune di Roma. Ieri l’assessore alle partecipate Alessandro Gennaro, che ha preso il posto di Colomban qualche tempo fa e nel frattempo sembra anche lui avviato verso l’uscita, ha inviato una lettera per chiedere il rinvio dell’assemblea dei soci. L’azienda che si occupa della progettazione delle metropolitane di Roma non approva un bilancio dal 2015 e da tempo rischia la soppressione. Stamattina Cialdini è stato convocato all’assessorato alla Mobilità.

Roma Metropolitane verso la liquidazione?

Ieri la situazione è precipitata dopo che il Comune non si è presentato all’assemblea ma ha inviato una lettera con una bozza di convenzione in cui offriva 19,4 milioni di euro che è stata raccontata come una necessità “per ripianare i debiti, ma con l’accordo di una stretta sul personale e piani di produttività”: in realtà però nella lettera si richiama un documento del dipartimento della mobilità con la bozza di una nuova convenzione tra il Comune e la società: in base a questa Roma Metropolitana avrebbe uno stanziamento di fondi funzionale alla realizzazione delle infrastrutture contenute nel Piano della Mobilità Sostenibile (Pums): le due “funivie” Battistini-Casalotti e Magliana-Eur, l’ammodernamento delle linee A e B del metrò, il rifacimento della Termini-Giardinetti, il prolungamento di B e B1, le linee tramviarie e, ovviamente, la continuazione della Metro C.

roma metropolitane
Roma Metropolitane: il tratto di Metro C progettato che non sarà realizzato (Repubblica, 4 novembre 2016)

Roma Metropolitane però non ha debiti ma crediti, tanto che nei giorni scorsi aveva inviato una diffida al Comune che precede il decreto ingiuntivo proprio per ricevere i fondi promessi e deliberati fuori bilancio ma mai arrivati dal Campidoglio. Proprio per questo dopo l’arrivo della lettera del Comune nel corso del consiglio di amministrazione è partita una riunione a oltranza con i revisori dei conti per mettere in liquidazione la società.

I lavori per i trasporti di Roma a rischio

Oggi quindi potrebbe essere la giornata decisiva per i 150 lavoratori di RM ma anche per i tanti dossier sulle infrastrutture che il Comune ha progettato. I lavori per la Metro C, le funivie della Magliana e di Casalotti e l’ammodernamento delle linee A e B della Metropolitana, per cui il ministero dei trasporti ha stanziato 420 milioni e che rischiano di finire direttamente persi. Senza contare le liti in tribunale con i costruttori.

roma metropolitane giunta raggi

In mattinata si capirà se Cialdini è stato convocato per un tentativo estremo di mediazione oppure se la situazione è destinata a precipitare.

EDIT ORE 19,30: “L’amministrazione capitolina ha attuato e continuerà a portare avanti tutte le azioni necessarie a superare la situazione di crisi e dar corso alla riorganizzazione di Roma Metropolitane, anche grazie a un confronto costante con la società”. Lo dichiara l’assessore alle Partecipate Alessandro Gennaro. Il progetto del Campidoglio è entro 2021 far confluire in un unico polo della mobilità, insieme anche all’Agenzia della Mobilità, il ramo progettazione infrastrutture della società, mentre la restante parte di Roma Metropolitane terrebbe la funzione di stazione appaltante fino al completamento delle opere previste tra cui la metro C. “L’obiettivo è continuare a operare per creare le condizioni necessarie ad attuare quanto disposto nella delibera di Assemblea Capitolina 53/2017 sul riordino e la razionalizzazione delle aziende del Campidoglio: la riorganizzazione societaria qui prevista richiede il superamento della situazione di deficit patrimoniale nella quale la partecipata versa già dal 2016. Roma Metropolitane – aggiunge Gennaro – ha operato e continuerà a operare per la prosecuzione dei lavori relativi alla Metro C in forza di una convenzione stipulata nel 2005. L’assessorato alle Partecipate verificherà che la revisione di tale convenzione, già disposta dal commissario straordinario Tronca nel 2016, e l’attivazione di nuovi rapporti contrattuali siano compatibili con la riorganizzazione della società prevista nella stessa delibera 53/2017. L’obiettivo principale per cui abbiamo operato è quello di ripristinare gli equilibri economici e finanziari di Roma Metropolitane, in modo tale da restituire a Roma Capitale una società efficiente e dinamica, capace di contribuire alla realizzazione del piano di interventi infrastrutturali predisposto dall’Assessorato alla Città in Movimento. In tale ottica, si continuerà a lavorare, di concerto con l’amministratore della società e con i dipartimenti competenti, per garantire criteri e condizioni contrattuali coerenti con la prospettiva di risanamento e riorganizzazione societaria”, conclude l’assessore.

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