«L'Ordine dei medici deve punire i medici anti-vaccini»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-05

La lettera di Roberto Burioni e Andrea Grimoglio al Corriere della Sera

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Il Corriere della Sera pubblica oggi una lettera di Roberto Burioni, ordinario di Virologia e Microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e Andrea Grinoglio, docente di Storia della Medicina alla Sapienza Università di Roma

Il calo dei tassi di vaccinazione sta mettendo il nostro Paese a rischio di gravi epidemie e deve essere contrastato prima che accada qualcosa di irreparabile. Alcuni ritengono che si debba istituire una qualche forma di obbligatorietà, altri che sia più opportuno limitarsi a impiegare maggiori energie nella comunicazione sanitaria. In ogni caso, tutti sono d’accordo che una corretta informazione che comunichi in maniera inequivocabile una incontrovertibile verità scientifica — la sicurezza e la grandissima efficacia dei vaccini — rivesta un ruolo fondamentale.
È quindi intollerabile che a diffondere bugie pericolose possano contribuire medici che sfruttano l’autorevolezza derivante dalla loro figura professionale per disinformare e impaurire i genitori. La Federazione nazionale dell’Ordine dei medici ha annunciato massima severità contro costoro e diversi ordini provinciali stanno valutando la posizione di alcuni di questi che da tempo sostengono, riguardo alle vaccinazioni, tesi che non hanno validità scientifica e costituiscono un serio attentato alla salute dei pazienti e della nostra comunità. Le loro affermazioni false e in contrasto con la verità della scienza sono fissate in siti Internet, filmati presenti in Rete, libri e pubblicazioni. Nella delicata fase attuale in cui le istituzioni e la politica sembrano rimettere al centro del dibattito la possibilità del ritorno all’obbligo vaccinale per i cittadini, medici e operatori sanitari devono essere i primi a dare l’esempio.

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La differenza tra i casi di polio in Germania Ovest (sopra) e Germania Est (sotto) dopo l’introduzione della vaccinazione (rispettivamente nel 1962 e nel 1960)

Gli Ordini dei medici si trovano in una fase cruciale per la difesa della salute delle persone e della dignità della professione, messa in pericolo da alcune figure disoneste e senza scrupoli, che pur di accaparrarsi una fetta di pazienti disorientati fanno leva sulla credulità popolare e sulle bufale che circolano sul Web. La severità e la tempestività delle sentenze contro costoro rappresenteranno un momento decisivo per comprendere, senza possibilità di fraintendimento, quanto gli Ordini provinciali rappresentino un reale presidio e non strutture volte solo a proteggere interessi corporativi.
Auspichiamo la massima severità contro i medici che, diffondendo pericolose bugie, costituiscono una minaccia per la società, sperando che gli Ordini provinciali sappiano fare il loro dovere, rendendo pubbliche le loro decisioni. E se non lo faranno, essendo organi elettivi, siamo certi che i medici — onesti e rigorosi nella grandissima maggioranza — sapranno con il loro voto riportare gli Ordini al loro autentico e importantissimo ruolo sociale.

Leggi sull’argomento: Roberto Burioni vi spiega perché non vaccinare i bambini è una follia

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