Roberta Lombardi: niente dimissioni dal notaio per far cadere Zingaretti

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Il piano diabolico di Sergio Pirozzi per portare i consiglieri regionali a dimettersi dal notaio allo scopo di affossare Nicola Zingaretti è già morto. Dopo la smentita di Parisi, anche Roberta Lombardi chiude la porta al sindaco di Amatrice, che aveva detto stamattina di voler portare i consiglieri appena eletti a dimettersi per causare la caduta della giunta non ancora eletta offrendosi anche di pagare il conto dal notaio.



Il M5S è una forza sana, con dei principi solidi, ma soprattutto è una forza politica coerente e ritiene che la sfiducia verso un presidente debba avvenire, sempre, all’interno di una cornice democratica, dunque nel quadro di un dibattito trasparente nell’aula consiliare. Già a Roma, nel 2015, nonostante la nostra forte richiesta di dimissioni nei confronti dell’ex Sindaco Marino, ci rifiutammo di andare a firmare le dimissioni dal notaio insieme agli altri consiglieri del Partito Democratico.



Quel tipo di metodo non ci appartiene. Il voto dei cittadini deve essere rispettato e laddove Zingaretti si mostrerà ancora una volta incapace di gestire adeguatamente la macchina amministrativa e di governare nell’interesse dei cittadini saremo i primi a chiederne le dimissioni. Tutto il resto sono chiacchiere da bar, mentre noi continuiamo a lavorare per il Lazio.

Pirozzi quindi per la caduta di Zingaretti può attendere. Almeno risparmierà i soldi del notaio.



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