La rivolta nel M5S guidata da Pizzarotti?

Il sindaco di Parma a capo della fronda dei ribelli

Oggi dieci parlamentari del MoVimento 5 Stelle dovrebbero annunciare il loro addio al gruppo dei grillini e la costituzione di un nuovo soggetto parlamentare con gruppi autonomi. Mentre sui nomi non c’è sicurezza (si parla di Aris Prodani, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Tancredi Turco, Gessica Rostellato e probabilmente Samuele Segoni, Mara Mucci, Tiziana Ciprini, Silvia Benedetti su Repubblica, di Prodani, Basilio, Turco, Rostellato, Molinari più Bechis, Benedetti, Ciprini, Segoni, Baldassarre e la senatrice Fucksia sulla Stampa), Francesco Maesano sul quotidiano torinese ci fa sapere che dietro la svolta ci sarebbe un regista d’eccezione: Federico Pizzarotti.



A capo dell’esodo c’è Walter Rizzetto, onorevole friulano che in questimesi si è ritagliato un ruolo di coordinamento dei dissidenti alla Camera,un’area eterogenea che finora non aveva trovato né la voglia né il momento buono per saltare il fosso. Dall’altra parte, a palazzo Madama, li aspetta il coordinamento degli ex-M5S nato la settimana scorsa e guidato da Maurizio Romani, già pronto a diventare gruppo. Ma il riferimento politico è altrove, a Parma, nella figura del sindaco Federico Pizzarotti che in questi mesi ha tenuto un contatto costante con l’area critica che guarda a lui e al suo modo di tessere rapporti con i territori, alla sua declinazione eterodossa dell’idea Cinquestelle, alla sua disinibizione nel cercare il dialogo con le altre forze politiche.

E lo strappo di oggi farà salire a un numero molto vicino ai quaranta il numero degli ex-M5S tra Camera e Senato. Molti, almeno quelli che non hanno già indossato un’altra casacca, pronti a giocare tra le linee per ottenere qualche risultato come il reddito di cittadinanza, senza però che sia ancora chiaro cosa intendono fare nella partita del Quirinale, commenta il quotidiano.