La storia dei richiedenti asilo che vogliono avere Sky a Vicenza

Categorie: Opinioni

Da ieri impazza su Internet una storia che arriva dal Giornale di Vicenza e precisamente da un articolo firmato da Valentino Gonzato:



Alcuni richiedenti asilo (circa una ventina) ospitati al centro culturale San Paolo in via Carducci, gestito dalla cooperativa Cosep, si sono presentati in questura nella speranza di essere accontentati dopo essersi sentiti rispondere picche dai responsabili della struttura che li accoglie. Gli stranieri hanno inoltre detto di essere stanchi di mangiare sempre le stesse cose e hanno chiesto di avere l’aria condizionata e di ottenere la carta d’identità.



Secondo il quotidiano c’è stata una protesta nel primo pomeriggio di lunedì scorso a viale Mazzini, dove si trova la questura, e si trattava di cittadini nigeriani. Ma qualcuno ha voluto verificare la veridicità del racconto: come al solito in questi casi, la sorpresa è dietro l’angolo.

Siccome non ho un cazzo da fare, dopo aver letto questa notizia ho chiamato la Questura di Vicenza per avere informazioni sulla vicenda presentandomi come giornalista. Il responsabile comunicazione della Questura mi ha fatto sapere che il Questore non è a conoscenza delle istanze dei richiedenti asilo durante la manifestazione dell’altro giorno consigliando di rivolgermi alla Prefettura.



E così ho fatto. La Prefettura di Vicenza mi ha detto che le richieste rappresentate dai richiedenti asilo tramite la Cooperativa sono relative alle iscrizioni anagrafiche, ovvero ai certificati di residenza. E che a loro non risulta nessuna richiesta in merito ad abbonamento Sky: ‘Lo abbiamo letto sul giornale anche noi’ dice il vicecapogabinetto che si è occupato della questione.

Allora ho pensato di sentire il collega del Giornale di Vicenza che ha scritto l’articolo, il quale mi ha detto di avere una sua fonte che non può rivelare. Alla domanda se si fosse premurato di sentire anche i protagonisti della vicenda (I richiedenti asilo) mi ha detto che non c’è stato tempo.

Che strano, eh?

EDIT: Il Corriere del Veneto, dorso del Corriere della Sera, aveva pubblicato la storia dei richiedenti asilo che volevano Sky; oggi il Corriere della Sera smentisce tutto:

La Questura, contattata dal Corriere della Sera, conferma l’incontro ma spiega che nella sua sede si può parlare solo di temi relativi all’ordine pubblico. Invece la Prefettura, che la mattina stessa tramite la cooperativa aveva ricevuto alcune richieste dei richiedenti asilo, sottolinea che nella lista non c’erano né l’abbonamento a Sky né l’aria condizionata. Le carte d’identità invece sì: nella riunione tra i responsabili della Prefettura e quelli della Cosep si è parlato solo delle richieste di residenza e di problematiche generiche legate al cibo. La cooperativa Cosep per ora preferisce non commentare.

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