Se Repubblica è a favore dell'omeopatia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-03-13

La revisione degli studi scientifici sull’omeopatia contestata dagli esperti interpellati dal quotidiano. Con argomenti… curiosi

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Qualche giorno fa su Next vi avevamo raccontato dei risultati di una revisione degli studi scientifici sull’omeopatia commissionata dal National Health and Medical Research Council australiano. Dall’analisi era emerso quello che già si sapeva, ovvero che non ci sono prove scientifiche che le cure omeopatiche siano di qualche beneficio nella cura delle malattie. Ieri su Repubblica uscito un pezzo che parla proprio della ricerca del NHMRC, nelle prime dieci righe. Il capolavoro di Repubblica infatti sta nel fatto di non spiegare nulla della ricerca australiana ma di dare voce a ben due medici omeopati naturalmente molto critici nei confronti dei risultati della ricerca. Il primo ad esprimere il suo parere è Osvaldo Sponzilli, direttore dell’Ambulatorio di medicina anti-aging, omeopatia e agopuntura dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma che rigetta in toto la revisione degli articoli scientifici preferendo ricordare la sua personale esperienza di clinico. Sponzilli ci regala anche una perla di ragionamento anti-scientifico:

Le conclusioni degli autori sono totalmente soggettive, quindi per me – dice – questo lavoro non ha alcun valore scientifico

Insomma per Sponzilli le conclusioni del NHMRC (confermate anche da uno studio indipendente) sono soggettive, quindi PER LUI non hanno valore scientifico. Il che è come dire che il suo giudizio è soggettivo e quindi non ha alcun valore scientifico. Un po’ come l’omeopatia.
omeopatia logica
 
Tocca poi a Simonetta Bernardini responsabile del Centro di Medicina Integrata presso l’ospedale pubblico di Pitigliano:

la scientificità di una ricerca si misura in prima battuta dal fatto che tale ricerca viene pubblicata su riviste scientifiche indicizzate peer-reviewed

Siccome lo studio australiano non è peer-reviewd non è scientifico. Il punto è che lo studio è un’analisi della letteratura scientifica sull’omeopatia. Ed è stato mostrato che gli “studi scientifici” sulle cure omeopatiche non hanno nulla di scientifico e che non ci sono evidenze scientifiche (negli studi sull’omeopatia) che dimostrano l’efficacia delle terapie omeopatiche. Continua Bernardini:

Tra l’altro, è incredibile che siano stati presi, non so con quale criterio, 225 studi su migliaia di lavori scientifici che documentano quanto siano efficaci i medicinali omeopatici per diverse patologie. Certo che se si scelgono accuratamente i lavori di ricerca che non documentano l’efficacia dell’omeopatia, questa risulterà per forza di cose inefficace

le consigliamo di leggere le FAQ che spiegano quali criteri siano stati adottati per prendere in esame 225 studi su 1800 (sono stati ad esempio esclusi studi non in lingua inglese, studi condotti su animali e studi sui “vaccini omeopatici”).

In conclusione – dice Bernardini – concordo sul fatto che l’omeopatia, quando affidata a mani non mediche, come purtroppo accade spesso in Australia, possa essere pericolosa allontanando i pazienti da corrette diagnosi e per conseguenza da trattamenti appropriati. Per fortuna in Italia sono solo i medici a poterla praticare e questo la rende sempre affidabile e sicura

Per fortuna che in Italia l’acqua viene assunta sotto controllo medico, altrimenti sai che rischi per i pazienti!1
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