Al momento, secondo i vigili del fuoco, il bilancio delle vittime in provincia di Livorno è di sette morti. I dispersi sarebbero uno o due, anche se alcune fonti parlano di 4, ma su questo numero per ora non c’è certezza. Si cercano i dispersi anche nell’alveo dei torrenti. Quattro corpi, quelli di un’intera famiglia, sono stati trovati in un appartamento, interrato, un palazzo di via Nazzario Sauro, completamente allagato.
I cadaveri sono quelli del marito, Simone Ramacciotti, 37 anni, della moglie, Glenda Garzelli, 35 anni, del figlio Filippo, 4 anni, e del nonno, Roberto Ramacciotti, 65 anni. Il nonno è riuscito a mettere in salvo solo la nipotina Camilla, 3 anni, e poco dopo è annegato. Un’altra persona è morta in via della Fontanella: si tratta di Raimondo Frattali, 70 anni. La moglie e la figlia si sono salvate salendo sul tetto. La sesta vittima è stata ritrovata in via Sant’Alò: si tratta di Roberto Vestuti, 44 anni di Carrara. Un’altra vittima a Montenero.
Roberto Ramacciotti e suo figlio Simone, morti nell’appartamento di Livorno dove hanno perso la vita anche la moglie di Simone e il piccolo figlio di Simone, lavoravano a Empoli come agenti delle Generali. “Nella drammatica situazione di Livorno, per Empoli c’è un motivo in più per sentirsi addolorati. – scrive su fb la sindaca della città Brenda Barnini – Le tragiche circostanze in cui hanno perso la vita Roberto Ramacciotti, il figlio Simone con la moglie Glenda e il nipotino Filippo sono per tutta la nostra città un colpo al cuore. Roberto e Simone erano due punti di riferimento nella vita professionale e pubblica non solo delle assicurazioni Generali ma di tutta la nostra comunità. Non ci sono parole per commentare. Un abbraccio alla moglie di Roberto e alla piccola Camilla. Empoli piange insieme a voi”.
La Procura di Livorno ha aperto un’indagine sul seminterrato sommerso dall’esondazione del torrente Rio Ardenza, e nel quale sono morte quattro persone: Simone Ramacciotti, sua moglie Glenda Garzelli, il figlio di 4 anni Filippo, e il nonno Roberto Ramacciotti, che aveva tratto in salvo l’altra nipotina, Camilla di 3 anni, e che poi si era rituffato alla ricerca del nipotino rimanendo però sott’acqua. Il piano terra della palazzina e il seminterrato sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura. Il procuratore capo Ettore Squillace Greco non rilascia dichiarazioni.
“Siamo profondamente commossi per la tragedia che ha colpito i nostri agenti, Simone e Roberto Ramacciotti, e la loro famiglia”, afferma un portavoce di Generali Italia in relazione alla vicenda di Simone e Roberto Ramacciotti, morti nell’appartamento di Livorno dove hanno perso la vita anche la moglie di Simone e il piccolo figlio di Simone. “In questa circostanza dolorosa di grave lutto – prosegue Generali Italia – siamo vicini alle famiglie dei nostri agenti, così come a tutte le famiglie colpite da quest’alluvione e alla città intera di Livorno”.