Raffaele De Dominicis, assessore per 24 ore

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-09-09

Non ci crederete, ma lo studio Sammarco c’entra anche con la storia dell’assessore indagato. E mentre lui dà la colpa ai colleghi magistrati, la sindaca continua a non rendersi conto che le scelte degli altri si stanno rivoltando su di lei. Con effetti disastrosi

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Va bene l’assessore a tempo, ma forse qui si sta esagerando. Qui sotto potete ammirare il documento di nomina ad assessore al bilancio dell’ex procuratore della Corte dei Conti del Lazio Raffaele De Dominicis, datato 7 settembre: nemmeno 24 ore dopo Virginia Raggi lo ha cacciato a causa di un’indagine per abuso d’ufficio per la quale il pubblico ministero Roberto Felici aveva richiesto l’archiviazione, ma il GIP Maria Paola Tomaselli l’aveva negata imponendo al PM ulteriori indagini e facendo inviare all’interessato – su cui per gli stessi fatti è aperto un procedimento disciplinare presso l’organo di autogoverno della magistratura contabile – un avviso di garanzia che ha provocato alla fine il suo allontanamento dalla Giunta.

Raffaele De Dominicis, assessore per 24 ore

L’ironia della sorte vuole che la povera sindaca avesse difeso nei giorni precedenti De Dominicis dalle grinfie del direttorio nazionale M5S, che aveva deciso la sua defenestrazione dopo aver appreso della storia della “segnalazione” del suo nome proveniente da Pieremilio Sammarco, avvocato presso il cui studio la Raggi ha lavorato prima di entrare in Consiglio Comunale. L’addio di De Dominicis arriva nello stesso giorno in cui la sindaca poteva decretare la sua vittoria definitiva sul minidirettorio di controllo, messo su in fretta e furia all’epoca delle elezioni e sciolto ieri con la motivazione che «ormai a Roma la macchina amministrativa si è avviata». Raggi aveva scritto su Facebook di «non aver proceduto alla nomina di De Dominicis» ma è stata smentita dal consigliere della lista Marchini Alessandro Onorato, che ieri sera ha tirato fuori l’ordinanza 64 del 7 settembre, protocollata e «vistata» dagli uffici. Oggetto: «Nomina del dottor Angelo Raffaele De Dominicis in sostituzione del dimissionario Marcello Minenna». In un passaggio si legge: «È stata acquisita la dichiarazione dell’interessato in merito alla mancanza di cause ostative all’assunzione delle relative funzioni». Evidentemente no, visto che De Dominicis il foglio con gli impegni non lo ha mai firmato.

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La parte in cui si dichiara che sono state acquisite le dichiarazioni di De Dominicis

Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera racconta:

Secondo i magistrati di piazzale Clodio, avrebbe commesso un abuso nell’esercizio delle sue funzioni, in particolare avrebbe omesso di impugnare una sentenza contraria alla Corte dei conti. Insomma un atto clamorosamente contrario al ruolo ricoperto. In realtà durante il suo mandato di procuratore regionale le liti con i suoi pm sono state diverse. Fra le varie spicca lo scontro con Rosa Francaviglia la magistrata che ha ottenuto la condanna della famiglia Angelucci per la truffa dei rimborsi regionali del San Raffaele e che perciò sarebbe stata oggetto di qualche pressione. La candidatura di De Dominicis sarebbe stata bruciata dallo stesso Movimento (peggio: in serata, fra gli scranni dell’aula consiliare, si era diffusa la voce di un’inchiesta per molestie).

Sua moglie è convinta che lui sia sotto attacco:

«Mio marito è sotto attacco e questa storia lo conferma. Si difenderà, del resto sono tutte falsità, attenti a quello che scrivete…» dice al cellulare una voce femminile più efficiente che sconcertata. Lui, Angelo Raffaele De Dominicis ex procuratore regionale della Corte dei conti del Lazio e ora ex candidato assessore è lì vicino, mentre sua moglie, energica, risponde alla raffica di telefonate. E dove non arriva a parare i colpi, allora, finisce per consultarlo. Abitudine o rappresaglia chissà. «Raffaele senti qua, in Campidoglio si è diffusa la voce di un avviso di garanzia per molestie? E chi avresti molestato visto che neanche c’eri?» aggiunge, mentre lui, debolmente, in sottofondo: «La macchina della calunnia si è messa in moto. Ma la colpa sai di chi è? È dei magistrati…».
E lei: «Chiama subito Iadicicco, parla con lui, devi tutelarti» dice, alludendo probabilmente all’avvocato che lo assiste nell’indagine penale. L’ex numero uno della Corte dei conti del Lazio ha scoperto di essere indagato per abuso d’ufficio. L’onore (ma anche l’onere) di guidare l’assessorato al Bilancio, durato quattro giorni, è rinviato. Ieri la sindaca Virginia Raggi ha fatto retromarcia.

Ma è importante che nell’ultima crisi della Giunta la sindaca Raggi ha scarse responsabilità.

Scegliere gli assessori oggi

Una di queste però è importante segnalarla. De Dominicis nell’intervista rilasciata oggi a Lorenzo D’Albergo di Repubblica dice che lui non ha mai ricevuto l’avviso di garanzia (ed è veramente curioso), ma soprattutto gli sfugge durante la discussione che a difenderlo nel procedimento ha incaricato “un ragazzetto dello studio Sammarco“. Ora, se lo studio Sammarco stava facendo difendere De Dominicis da un suo associato (teniamo conto che si tratta di penale…) e l’iscrizione nel registro degli indagati risale a giugno, pare francamente difficile credere che De Dominicis non ne sapesse nulla. Ma può essere che la questione non gli sia stata notificata dal suo difensore, magari per una dimenticanza (è un’ipotesi). Sia come sia, come ha fatto Pieremilio Sammarco a suggerire a cuor leggero, come da sue stesse ammissioni, il nome di De Dominicis se lo studio Sammarco lo stava nel frattempo difendendo in un’indagine e sapeva dell’arrivo di un avviso di garanzia? Se la storia è andata così, si tratterebbe di un clamoroso errore che dovrebbe portare la sindaca a riflettere.
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A riflettere sul fatto che chi si prepara a fare il sindaco dovrebbe avere ben chiaro in mente chi potrebbe svolgere il ruolo di assessore nella sua giunta, senza farselo suggerire da Vignaroli, Di Maio o qualcun altro. Da una sindaca ci si aspetta che sappia riconoscere, valutare e scegliere le personalità giuste per portare avanti la sua idea di amministrazione. Anzi, scegliere le persone giuste è quasi l’unica incombenza importante di un politico, visto che  – ma di questo la sindaca si sarà già accorta da sola – sono poi gli altri a metterti in difficoltà o a fare stupidaggini che il primo cittadino si trova a dover coprire. La Raggi, che al telefono con Di Maio diceva «o mi mandate qualcuno o andiamo tutti a casa, non so chi prendere» sembra non avere la minima idea su cosa fare per mandare avanti il suo progetto di amministrazione. Tanto da far ragionevolmente dubitare che ne abbia uno.
EDIT: L’avvocato Sammarco però smentisce quanto detto da De Dominicis:

“In riferimento all’articolo pubblicato oggi sul quotidiano ‘La Repubblica’ dal titolo ‘Riecco l’ombra Sammarco nel giallo che costa il posto all’assessore-magistrato’, mi preme sottolineare che il sottoscritto non conosce ne’ ha avuto rapporti di tipo personale e professionale con il dottor Raffaele De Dominicis. Il dottor De Dominicis non e’ e non e’ mai stato cliente presso lo studio di cui sono titolare ne’ e’ o e’ mai stato cliente presso lo studio di mio fratello Alessandro, penalista. Ribadisco il concetto per non dare adito ad ulteriori illazioni o strumentalizzazioni: ne’ io ne’ mio fratello abbiamo mai avuto rapporti con il dottor De Dominicis”. Lo afferma, in una nota, il professore avvocato Pieremilio Sammarco.

Leggi sull’argomento: Minidirettorio M5S Roma: fine di un bluff

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