Per due giorni di fila si è presentata in classe con la mascherina chirurgica invece della Ffp2, obbligatoria per legge in quanto c’erano stati dei casi positivi nell’aula. Ma dopo aver chiuso un occhio la prima volta – come riporta la Gazzetta di Modena – i suoi studenti hanno deciso di protestare apertamente con un gesto forte, alzandosi e andandosene dall’aula. È successo in una scuola media di Modena, la Giosuè Carducci, dove la classe stava attendendo la professoressa – che già in passato si era lasciata andare a critiche al governo e all’uso di gel igienizzante e dispositivi di protezione individuale – per sostenere una verifica di due ore. Alla vista della donna ancora senza mascherina Ffp2, hanno prima provato a convincerla, ma di fronte al suo ennesimo rifiuto hanno abbandonato l’aula, mentre l’insegnante li filmava con il cellulare e annotava il comportamento dei ragazzi sul registro elettronico.
Prima di compiere il gesto di aperta protesta, gli studenti si erano confrontati con i propri genitori e i rappresentanti per capire come comportarsi. La vicepreside e uno dei docenti di riferimento sono stati informati. L’insegnante avrebbe continuato ad insistere con discorsi negazionisti sul Covid, fino a telefonare spontaneamente il 112. All’arrivo della polizia locale, però, è stata sanzionata con una multa di 400 euro per aver violato le disposizioni anti-Covid. La nota dell’8 gennaio del Ministero dell’Istruzione chiarisce che la mascherina Ffp2 va usata anche in presenza di casi positivi in classe da parte del personale scolastico di scuola primaria e secondaria che abbia svolto attività in presenza nella classe dei casi positivi per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del primo caso. La professoressa è inoltre risultata sprovvista di green pass rafforzato, circostanza secondo la quale non avrebbe potuto proprio presentarsi a lezione.