Il (solito) vergognoso corteo per la morte del Duce a Predappio

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Nel paese che ha dato i natali a Benito Mussolini, è stata organizzata questa mattina una manifestazione per commemorare il 77/o anniversario della morte del Duce avvenuta il 28 aprile del 1945.

A meno di 24 ore dalle celebrazioni per il 25 aprile c’è chi ha deciso di manifestare per ricordare la morte di Mussolini. A Predappio, infatti, comune di seimila abitanti in provincia di Forlì-Cesena, una manciata di nostalgici del Fascismo hanno deciso di organizzare un corteo e una mostra dedicata alla marcia su Roma, dal titolo: “O Roma o morte”.



Il (solito) vergognoso corteo per la morte del Duce a Predappio

La manifestazione, organizzata dalla sezione di Ravenna dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia-Anai, ha visto circa 150 persone sfilare in corteo, per le vie del paese che ha dato i natali a Benito Mussolini. E dopo la manifestazione, ad attendere i partecipanti c’è la contestata mostra “O Roma o morte”, che tra pannelli illustrativi e ben 150 cimeli d’epoca – conservati da collezionisti emiliani – commemora il 77/o anniversario della morte del Duce avvenuta il 28 aprile del 1945.

“Voglio precisare che l’amministrazione non ha contribuito in nessun modo a questa mostra – ha spiegato in un’intervista a Repubblica il sindaco Roberto Canali, eletto con una lista civica sostenuta dal centrodestra, – la Fondazione Memoria Predappio che l’ha organizzata non l’avevo mai sentita nominare prima di adesso”.



Il sindaco, con un passato in Forza Italia, ha poi spiegato di essere antifascista. “Io sono stato eletto nel 2019 e la celebrazione della morte di Mussolini negli ultimi due anni non si era tenuta a causa della pandemia, sinceramente non se ne sentiva la mancanza. Adesso riprendono queste iniziative, mi auguro che le persone partecipino senza la camicia nera e che non facciano il saluto romano, è auspicabile un po’ di rispetto. Io ho giurato sulla Costituzione, mi definisco antifascista”.

A condannare il corteo anche il segretario dell’Anpi di Forlì, Miro Gori, che sempre a Repubblica ha dichiarato: “Organizzare una mostra sulla marcia su Roma, che è stata il 28 ottobre, alla vigilia del 25 aprile non è una bella cosa. Se diventerà un’occasione di apologia del fascismo, se ne dovrà occupare la magistratura. Ci auguriamo tutti che così non sia, però la concomitanza di questi eventi non fa certo piacere”.