La polemica tra Lercio e il Corriere del Corsaro
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2014-11-10
In Italia si litiga per le notizie anche quando sono false. Lercio e il Corriere del Corsaro sono due siti internet che pubblicano fake news, ovvero notizie improbabili sull’attualità e sui personaggi famosi che spesso fanno ridere o sorridere. Il primo dei due, nato per parodiare Leggo, ha la primogenitura dell’idea e un libro in …
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In Italia si litiga per le notizie anche quando sono false. Lercio e il Corriere del Corsaro sono due siti internet che pubblicano fake news, ovvero notizie improbabili sull’attualità e sui personaggi famosi che spesso fanno ridere o sorridere. Il primo dei due, nato per parodiare Leggo, ha la primogenitura dell’idea e un libro in pubblicazione. Oltre, a quanto pare, problemini di vicinato con l’altro.
Ci sono siti che da qualche mese approfittano del lasso di tempo che intercorre tra la pubblicazione di articoli sul nostro sito e quella su FB per tentare di prendersi il merito delle nostre notizie. Come fanno? Copiano la notizia dal nostro sito, la pubblicano, e poi la “retrodatano” in modo che, apparentemente, risulti creata prima della nostra (che, in realtà, è quella originale). Poi, sgherri di questi siti vengono ad accusarci di aver copiato da loro. Il tutto allo scopo di farsi pubblicità, e guadagnare qualche fan (evidentemente sprovveduto).
L’accusa di Lercio è corredata da queste due foto, che dimostrano il plagio, fatti dal Corriere del Corsaro.
Anche se, nei commenti, c’è ancora qualcuno che non ha capito: « ora, non è che voglio diventare proprio il rompipalle/guerrafondaio/troll/cazziemazzivari di turno, però, che diamine…. Questa notizia è stata pubblicata a mezzo giorno! Voi avete fatto la STESSA notizia due ore dopo. SE e dico SE mi sto sbagliando, e qualcuno ha le prove evidenti che è stato CDC a copiare e non Lercio, allora mi rimangerò tutto ciò che ho detto. Sono solo un semplice utente di facebook che si fa i cazzi propri… Ma quando vedo queste cose esco di senno. Per cui, giudicate voi».