Pino Daniele e il litigio con Bossi

di dipocheparole

Pubblicato il 2015-01-05

Di Pino Daniele, morto ieri notte, si ricordano le canzoni e anche qualche incursione nella politica. Il grande artista napoletano aveva avuto infatti un litigio in tribunale con Umberto Bossi, allora leader della Lega Nord, all’inizio del 2003:  «È un uomo di m…, Bossi mi fa schifo», avrebbe detto Pino Daniele dopo aver saputo che …

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Di Pino Daniele, morto ieri notte, si ricordano le canzoni e anche qualche incursione nella politica. Il grande artista napoletano aveva avuto infatti un litigio in tribunale con Umberto Bossi, allora leader della Lega Nord, all’inizio del 2003:  «È un uomo di m…, Bossi mi fa schifo», avrebbe detto Pino Daniele dopo aver saputo che il leader della Lega aveva cantato Maruzzella in un ristorante di Napoli nel 2001; qualche tempo dopo il suo avvocato, Paolo Colosimo, dichiarò che non aveva mai pronunciato quella frase.
pino daniele umberto bossi lega 1
A quanto pare, Pino Daniele perse la causa per diffamazione. Cinque anni dopo, infatti, disse al Corriere della Sera «sono stato l’unico a rispondere a Bossi e ho pagato» in un’altra intervista in cui invece rettificò il suo pensiero sulla Lega e parlato anche di Berlusconi, all’epoca all’esordio della legislatura nel 2008:

«Adesso non scriva che sono diventato leghista». Pino Daniele sta scavallando l’ Appennino. E pure le contrarietà: non gli danno lo stadio San Paolo per il concertone «Vaimò 2008 Live» dell’ 8 luglio, 20.000 biglietti già venduti. E lui se ne va all’ Ippodromo di Agnano «così al Comune gli togliamo una preoccupazione». Però che apprezza la linea dura sulla questione rifiuti l’ ha detto lei, mica io. «Glielo spiego: stavolta le istituzioni vogliono veramente intervenire per il bene della Campania, non possiamo perdere questo treno». Quindi? «Berlusconi fa bene a tenere il punto. Perché la spazzatura per strada non fa soltanto danno ai cittadini ma fa pure il bene della camorra che dell’ emergenza ha bisogno per controllare il territorio». La gente però alle discariche gli fa la guerra. «Ci vuole tolleranza zero contro chi ostacola l’ operato delle istituzioni. Ci lamentiamo sempre che lo Stato è assente, una volta che c’ è, lasciamolo fare. Meglio la munnezza in discarica che sotto casa». Ad ogni costo? «Come dice Maroni, l’ uso della forza non va bene, bisogna procedere con il consenso popolare». E che si fa se la piazza continua a protestare? «Intanto bisogna capire bene, perché a Chiaiano i tafferugli sono stati molto amplificati e sicuro dietro c’ era la mano della camorra. La gente va informata. Bisogna spiegare cos’ è un inceneritore. Però poi se una discarica è in regola, che la aprano pure in pieno centro». Con Bossi ha perso una causa in tribunale. Eppure ci si ritrova in improvvisa sintonia. «Sono stato l’ unico a rispondere a Bossi e ho pagato. In passato la Lega non si è comportata correttamente. Ora è più matura, equilibrata. Stanno cambiando loro, non io: Calderoli chiede scusa alla Libia. Maroni viene a Napoli e si impegna a risolvere i problemi. Questo conta, che me ne frega se è leghista. Mi fido di quello che vedo». E che ha visto? «Berlusconi che ha fatto il primo consiglio dei ministri a Napoli. Magari l’ ha fatto per propaganda ma credo ci sia della buona fede da parte sua. Ha dato un segnale forte alla malavita: che questo governo vuole davvero cambiare le cose». E gli altri, prima, no? «Guardi che io resto grande amico di Bassolino. Anche lui ci ha provato, ma non l’ ha aiutato nessuno, da solo non ce la poteva fare». Venditti che sdogana Alemanno, De Gregori che non disdegna Berlusconi al governo e ora lei che scopre qualche fratellanza con i leghisti. Che vi succede a voi cantautori, si suppone, di sinistra? «Gli artisti non fanno i politici, sono sensibili e vogliono il bene della gente. E se trovano qualcuno che a questo provvede, si schierano con lui».

Inutile ricordare le parole di Pino Daniele nella canzone ‘O Scarrafone:
Accidenti a questa nebbia
te set adre a laurà
questa Lega è una vergogna
noi crediamo alla cicogna
e corriamo da mammà
Oggi è sabato
e domani non si va a scuola
oggi è sabato
se non chiami ho un nodo in gola

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