Il senso del PD per la famiglia naturale

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-12-17

«La famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita», chiaro?

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«Bufera sul consiglio comunale di Faenza che nella serata di lunedì, 15 dicembre, ha approvato a sorpresa (come si è fatto scappare anche lo stesso proponente) un ordine del giorno di Jorick Bernardi di Forza Italia. pagebreak Un ordine del giorno tramite il quale il il consiglio dichiara «la propria opposizione a qualunque tentativo di comprimere i diritti e i doveri dei genitori all’educazione dei propri figli e di ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno della propria famiglia naturale» e che impegna l’amministrazione comunale di Faenza addirittura a «chiedere alla Regione l’organizzazione della “Festa della famiglia naturale” fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone, sia direttamente che indirettamente, attraverso scuole, associazioni ed enti locali, la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali» e a «chiedere al Governo centrale la non applicazione del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa (che ne prevede l’insegnamento ai bambini, ndr), redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità». Infine l’ordine del giorno invita la giunta comunale a introdurre «il “Fattore Famiglia” quale criterio di sostegno alle politiche attive e passive al reddito delle famiglie faentine».» (E il consiglio approva odg per la famiglia naturale e contro l’educazione sessuale, Ravenna e dintorni, 16 dicembre 2014).
Non è la prima festa della famiglia naturale (si veda Oppeano o Assisi). Il documento sarebbe stato approvato con il voto favorevole del sindaco Giovanni Malpezzi e di 6 consiglieri comunali del Pd e quello del centrodestra (per un totale di 14 voti). Giovanni Paglia, deputato SeL, così commenta: «La sinistra in Consiglio non c’è mentre c’è eccome il PD, che governa sostanzialmente da solo. Ieri sera approvano un odg intitolato “Valorizzazione e sostegno alla famiglia naturale”. Lo riporto, perché ogni riga va letta, se si vuole comprendere a che punto si possa scendere quando si guarda il presente con le lenti del Medio Evo e quando un partito perde ogni legame minimo con qualsiasi cultura politica liberale, se non progressista. Si arriva alla Festa regionale della Famiglia Naturale fondata sull’Unione fra un uomo e una donna e, naturalmente, all’abolizione della scuola pubblica, dato che, si sa, l’educazione non spetta allo Stato, per non parlare della scomunica dell’OMS e del suo Documento Standard per l’educazione sessuale. C’è da dire altro?».
Pare di no, anche perché gli argomenti sono sempre gli stessi: «la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita e l’unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, […] MPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE – a chiedere alla Regione l’organizzazione della “Festa della famiglia naturale” fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone, sia direttamente che indirettamente, attraverso scuole, associazioni ed enti locali, la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali; […] INVITA LA GIUNTA COMUNALE ad introdurre il “Fattore Famiglia” quale criterio di sostegno alle politiche attive e passive al reddito delle famiglie faentine».



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