Paolo Turati: il candidato M5S che oscura il suo passato con Forza Italia

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-01-31

Paolo Turati, docente di economia che si presenta con i grillini a Torino, ha reso inaccessibili sul suo sito tutti gli endorsement agli esponenti del partito di Berlusconi fatti negli anni. Ma per fortuna c’è la cache di Google…

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Paolo Turati, sessant’anni, esperto di economia e professore a contratto dell’Università, candidato nel collegio Torino 1 alla Camera con il MoVimento 5 Stelle, fa parte della galassia di supercompetenti scelti con poca competenza da Luigi Di Maio per correre con i grillini.

Il candidato M5S che oscura il suo passato con Forza Italia

Nel suo passato, però, come racconta oggi Andrea Rossi nella cronaca di Torino della Stampa, c’è anche altro. Non candidature e neppure elezioni, come nel caso di Vittoria Casa o Rinaldo Veri, ma una certa vicinanza (è stato sostenitore e militante) a Forza Italia. Il che non è un reato, si sa. Ma allora perché Paolo Turati se ne vergogna talmente tanto da volerlo cancellare?

Turati non ha trascorsi da candidato ma non si può dire che sia a digiuno di politica. Anzi. Nelle ultime ventiquattr’ore – dopo l’annuncio delle liste Cinquestelle – su Internet è diventato un fantasma: inaccessibile il suo blog, e così le sue pagine personali, con tutto quel che vi è contenuto. Che non è poco: per anni è stato attivo sostenitore e militante di Forza Italia, si è speso durante le campagne elettorali di esponenti di spicco come Claudia Porchietto e Gilberto Pichetto (entrambi adesso in rampa di lancio verso il Parlamento). Ha organizzato eventi, promosso convegni.

paolo turati m5s forza italia
Dei suoi post di endorsement alle punte di diamante di Forza Italia è rimasta traccia su Google, e nella relativa cache:
paolo turati m5s forza italia 1

Tu non puoi passare! 

Ma questi contenuti, che non sono in alcun modo prove di nulla di male, sono stati invece oscurati dalla lettura sul web all’utente del suo sito, evidentemente per decisione dello stesso docente di economia a causa dell’atteggiamento talebano di molti piccolifàns a 5 Stelle:

Insomma, non uno che sta a guardare. Né solo un uomo d’area senza ruoli diretti, come si potrebbe pensare se ci si limitasse a considerare la sua storica amicizia con un altro ex big di Forza Italia come Angelo Burzi, con cui ha dato vita alla fondazione Magellano, o l’attivismo nella fondazione Magna Charta dell’ex ministro Gaetano Quagliariello. Tra i contenuti da ieri inaccessibili, ma recuperabili nei meandri del web, c’è un lungo endorsement a Forza Italia e «all’amica Claudia Porchietto, punta di diamante di Forza Italia» per le regionali del 2014.

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E poi un convegno a Oropa, sempre nel 2014, organizzato con diversi esponenti del partito: oltre ai soliti Porchietto e Pichetto, anche Daniela Ruffino, Massimo Berutti, Giovanni Toti, Diego Sozzani, Francesco Graglia, Gian Luca Vignale. E ancora, una manifestazione dell’allora Nuovo Centrodestra, in cui sempre Porchietto era migrata per un breve periodo.

Il professore non sembra essersi reso conto che è difficile far sparire il proprio passato quando lo si è pubblicato su Internet. Ma soprattutto: sembra vergognarsi del suo impegno politico anche se non ha alcun motivo per farlo. Il che non è certo il modo migliore per cominciare una carriera politica.

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