La bufala dell'OMS che vuole insegnare la masturbazione a scuola

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-06-19

I volantini che terrorizzano le madri dicendo che l’educazione sessuale è dannosa. L’omofobia di coloro che domani scenderanno in piazza. Le famiglie tradizionali hanno paura dei gay e non vogliono gli stessi diritti per tutti

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Aiuto nelle scuole vogliono insegnare “la teoria gender” una creatura mitologica a metà tra un virus e un abominio che però non esiste nei fatti. Faranno diventare tutti i nostri figli omosessuali, pervertiti e li allontaneranno dalla luce di Dio. Come faranno i nostri figli a riconoscere i propri genitori se gli insegnerà che sono possibili anche altre forme di famiglia? Ma soprattutto, davvero nelle scuole insegnano ai bambini e alle bambine di quattro anni come masturbarsi?
volantino gender fronte
 
AIUTO LE SENTINELLE IN PIEDI SONO DA SOLE!1
In vista della manifestazione a favore della famiglia naturale hanno iniziato a circolare volantini che avvertono i genitori sui rischi insiti nell’insegnamento della pericolosa teoria del Gender. Volantini come quello qui sopra sono ovunque: su whatsapp (come denuncia il Fatto Quotidiano) ma anche nelle cassette della posta. Si tratta di vero e proprio terrorismo per spaventare i genitori e convincerli che qualcosa di bruttissimo sta per accadere ai propri figli. Invariabilmente i volantini riportano la bufala che circola da parecchio tempo secondo la quale l’OMS avrebbe emanato delle linee guida per l’educazione sessuale che prevedono ogni sorta di perversione possibile e immaginabile.
volantino gender quarta copertina
Nel volantino che gira su  Whatsapp invece gli amici delle Sentinelle in Piedi scrivono che nelle scuole verranno insegnate queste cose qui:

– da zero a quattro anni, masturbazione infantile precoce.
– dai 4 ai 6 anni, masturbazione, significato della sessualità, il mio corpo mi appartiene. Amore tra persone dello stesso sesso, scoperta del proprio corpo e dei propri genitali.
– dai 6 ai 9 anni, masturbazione, autostimolazione, relazione sessuale, amore verso il proprio sesso, metodi contraccettivi.
– dai 9 ai 12 anni, masturbazione, eiaculazione, uso di preservativi. La prima esperienza sessuale. Come fare l’amore con il partner dello stesso sesso.
– dai 12 ai 15 anni, riconoscere i segni della gravidanza, procurarsi contraccettivi dal personale sanitario, fare coming out.
– a partire dai 15 anni, diritto all’aborto, pornografia, omosessualità, bisessualità, asessualità.

 
COSA DICE DAVVERO L’OMS
Si può davvero pensare di fare un discorso razionale con persone che volutamente distorcono la verità e rilanciano in rete informazioni false? Ha davvero senso nel 2015 insegnare a dei genitori ad andare a leggere le fonti (forse dovrebbero tornare loro a scuola) per vedere cosa ha davvero scritto l’OMS? Non ho molta fiducia in questo genere di umanità retrograda, bigotta e sessuofoba (prima ancora che omofoba) ma per amore di un’idea di razionalità che spero sempre sia alla base del discorso pubblico ecco cosa ha scritto l’OMS. Se siete quel genere di persone che non riesce a leggere un documento di sessantotto pagine il succo del discorso sta tutto nella prefazione dove l’OMS spiega la necessità fare educazione sessuale non solo al negativo, ovvero parlando dei rischi connessi alla sessualità (malattie sessualmente trasmesse e gravidanze indesiderate) “terrorizzando” i minori ma anche fornendo una visione “olistica” più positiva ovvero un approccio che metta in luce come la sessualità sia (correte a coprire le gambe delle sedie) un’area determinante dello sviluppo della persona. Più avanti (sempre nella prefazione) l’autore scrive:

Il nucleo della seconda parte del documento è rappresentato dalla matrice che illustra gli argomenti che deve affrontare l’educazione sessuale a seconda della fascia di età degli allievi. Questa seconda parte presenta maggiori elementi per la concreta realizzazione dell’educazione sessuale olistica nella scuola, sebbene i presenti Standard non vogliano essere una guida per l’attuazione dei programmi di educazione sessuale.

Ma che davvero? Le “linee guida dell’OMS” non sono in realtà delle linee guida per alcunché? Ebbene sì. Complimenti per aver superato il corso gratuito di NeXtquotidiano per la comprensione del testo! Ma da dove vengono fuori allora, si chiederanno i lettori più attenti (possiamo quindi ragionevolmente escludere le Sentinelle in Piedi che i libri li sanno solo tenere in mano) i vari punti “programmatici” dell’educazione sessuale? A pagina 24 del documento l’OMS elenca quelli che considera i vari stadi dello sviluppo sessuale di una persona. Nella seconda parte invece ci sono delle tabelle basate su tale scansione che spiegano di cosa parlare ai bambini in base alla loro età (e sottolinea con un lessico appropriato). Ora sembra abbastanza evidente che quando si legge una cosa come “trasmettere informazioni circa gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce” non equivale a dire “prendete un bambino, denudatelo e insegnateli a menarsi l’uccello” come invece vogliono far pensare i sostenitori della famiglia naturale dove invece la tanto temuta masturbazione infantile precoce viene generalmente repressa e “punita” oppure “incoraggiata” dagli adulti (che non sono in grado di capire cosa sia e pensano sia una cosa buffa e divertente). Lo stesso vale naturalmente per i seguenti punti della lista delle “perversioni dell’ideologia del Gender” denunziate dai volantini. Il percorso dell’insegnamento dell’educazione sessuale è graduale (ovviamente) e modulato in base all’età, oppure vogliamo ancora pensare che il rapporto con il proprio corpo debba essere appreso solo grazie ad esperienze “traumatiche” tradizionali? In genere si passa dal papà e la mamma molto religiosi che ti insegnano che ci sono le api e i fiori alla doccia in spogliatoio con i compagni di squadra, giornaletti porno, video scambiati su whatsapp e sessioni notturne su YouPorn. È davvero così impensabile per dei genitori (che non hanno tempo o le competenze per insegnare una corretta sessualità) possano fidarsi di persone qualificate in grado di svolgere questo compito assieme (nel senso con la collaborazione di) alle famiglie. In corsi che peraltro non sono obbligatori ma facoltativi?
volantino gender interno
 
AIUTO SIAMO SOLI E CI SONO I FROCI!
Un altro capitolo del discorso di queste mamme terrorizzate (chissà che bene che cresceranno i figli di queste famiglie tradizionali se le mamme sono in grado di trasmettere solo paura) riguarda L’ALLARME OMOSESSUALITÀ. Il Volantino spiega che la teoria del Gender (che non esiste) nega le differenze tra maschio e femmina e che soprattutto ci vorrebbe far diventare tutti culattoni. La prova? Ovviamente il tanto discusso disegno di legge Cirinnà, visto da molti degli integralisti cattolici (eh sì perché queste persone hanno una ben precisa provenienza religiosa e culturale) come un tentativo di omosessualizzazione della società.

I sentinelli da giardino (via I sentinelli di Milan/Facebook.com)
I sentinelli da giardino (via I sentinelli di Milan/Facebook.com)

Insomma diventeremmo tutti gay. Anzi i nostri figli lo saranno perché nessuno della nostra generazione né delle precedenti lo è mai stato. La realtà delle cose invece è tutt’altra: estendere i diritti civili a tutti comporta semmai una socializzazione dell’omosessualità che nessun danno arreca alle famiglie tradizionali. Se poi i genitori delle famiglie tradizionali non sono in grado di affrontare certi argomenti con i loro figli (la paura che ti vengano a chiedere cosa vuol dire essere gay) allora ci si renderà conto che la famiglia tradizionale, da sola, non ha le risorse per poter affrontare tutte le sfide della società contemporanea. E magari ci sarà qualcuno che chiederà come mai “la scuola” non insegna a stare al Mondo.
 
aAquelli che hanno paura dei diritti delle coppie gay rispondiamo così
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