Alimenta terrore, paura e complotti per portare avanti la narrazione no vax basata su palesi bufale. Lo fa spacciandosi per un ricercatore scientifico e investigatore medico legale in quel di Milano. In realtà si tratta di una persona che si occupa della vendita di cialde di caffè. Questa è la breve storia triste del furbone che ha provato a “ingannare” i social, ma è stato tradito dal suo profilo Linkedin.
Non diremo il suo nome per non fargli pubblicità, ma questa vicenda segna l’esatto confine tra la razionalità e l’irrazionalità che guida molti no vax nel fantastico mondo dei social. Perché il soggetto in questione – iscritto a Twitter nel settembre del 2021 (quindi con un tempismo quasi perfetto), nelle ultime settimane ha condiviso una serie infinita di disinformazione sui vaccini. Si professa di destra – o almeno detesta la sinistra -, ma se la prende anche con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. La sua stella cometa – politicamente parlando – è Alessandro Meluzzi. Ma anche i quotidiani La Verità e Il Tempo (quest’ultimo è il giornale che aveva raccontato la “bufala” dei soli 3783 morti per Covid in Italia). Poi è un grande fan di Byoblu. Insomma, il no vax perfetto. Quasi da medaglia. E su Twitter si spaccia per ricercatore scientifico e investigatore medico legale.
Ma se su Twitter puoi cercare like, visibilità e alimentare propaganda no vax a suon di bufale, su Linkedin non puoi mentire così spudoratamente su quel che fai realmente nella vita per guadagnarti pane e stipendio. Per questo, la verità è ben diversa dal ricercatore scientifico.
Perché vendere cialde del caffè è un lavoro nobilissimo, ma non ti rende un esperto di vaccini, medicina e pandemie varie. E, soprattutto, non dà la licenza di vendere competenze che non si hanno. A ognuno il suo.