La caccia ai clienti della escort positiva di Modica che ha girato mezza Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-19

Secondo l’indagine epidemiologica la donna avrebbe esercitato a Barcellona, Ciampino, Modica, Roma e Foligno. Le autorità sanitarie cercano di ricostruire i suoi spostamenti e gli incontri: una trentina di clienti nella città siciliana più tutte le persone che possono averle viaggiato accanto in aereo, traghetto, pullman e treno

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Ieri il sindaco di Modica, dove ha esercitato la prostituzione una cittadina peruviana poi risultata positiva al Coronavirus a Foligno e trasferita a Perugia, ha fatto un appello ai suoi concittadini:  «Due o tre clienti al giorno per 10 giorni fanno 20-25 venti persone che possono aver contratto il virus e averne contagiate altre a casa o al bar. Il mio appello è rivolto a chi ha avuto rapporti con quella donna: andate a fare i test. Anche a costo di essere messi alla porta dalle mogli».

La caccia ai clienti della escort positiva che ha girato mezza Italia

Intanto secondo l’indagine epidemiologica la donna avrebbe esercitato a Barcellona, Ciampino, Modica, Roma e Foligno. Le autorità sanitarie cercano di ricostruire i suoi spostamenti e gli incontri: una trentina di clienti nella città siciliana più tutte le persone che possono averle viaggiato accanto in aereo, traghetto, pullman e quel treno che lei racconta di aver preso a Termini per l’Umbria. Spiega il Messaggero:

Tutte tappe, date e orari su cui sta facendo verifiche la polizia, con il Compartimento Umbria Marche della polizia ferroviaria che ha disposto in via precauzionale la sanificazione di almeno una decina di treni che fanno avanti e indietro tra la Capitale e Foligno, dove la donna dice di essersi sentita male tanto da raggiungere a piedi il primo ospedale, il San Giovanni Battista. Qui è stata sottoposta a tampone e trasferita al reparto di Malattie infettive del Santa Maria della misericordia di Perugia, dove è ricoverata in isolamento da mercoledì. Le sue condizioni non sono  preoccupanti, ma i problemi respiratori sembrano pesanti: tra tosse, microfono attraverso la porta e qualche reticenza non è facile risalire a tutti i suoi spostamenti.

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E se l’Azienda ospedaliera di Ragusa, con il direttore Angelo Aliquò, ha invitato chiunque abbia «il sospetto di essere venuto a contatto con la donna a segnalarsi per essere sottoposto a tutti gli accertamenti al fine di evitare ulteriori e potenziali contagi», il primo cittadino di Modica – dove la donna ha preso un appartamento per una decina di giorni – ha messo sotto controllo la casa e con la polizia locale sta cercando di ricostruire luoghi e persone frequentati dalla peruviana. Il sindaco Ignazio Abbate infatti teme un focolaio nella sua città, finora solo sfiorata dal virus. «Abbiamo chiesto in procura la possibilità di risalire attraverso il suo numero di telefono ai tabulati e quindi alle persone che ha potuto incontrare», ha confermato al telefono. Perché anche chi non si fa avanti, per paura magari di dover confessare la frequentazione con la donna, possa essere controllato. Le celle agganciate dal suo cellulare potrebbero quindi essere anche utili per tracciare il suo percorso da Barcellona, uno dei nuovi focolai d’Europa e pronto a un altro lockdown, alla stazione di Foligno.

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