Come un odontoiatra hameriano difende le sue scelte terapeutiche

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-03-29

«Io Sono, eterna essenza, completamente manifestata nel corpo, compresa questa particolare incarnazione», così inizia la memoria difensiva di un odontoiatra torinese accusato di aver “consigliato” la Nuova Medicina Germanica ad una paziente affetta da carcinoma mammario poi deceduta

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Chi conosce i discepoli di Hamer e della Nuova Medicina Germanica è probabilmente abituato a sentire utilizzare locuzioni che con il linguaggio medico hanno poco a che fare. Probabilmente tutti pensano che questo sia dovuto al fatto che chi magnifica le virtù e le qualità terapeutiche generalmente non è un medico. Insomma, per quanto sia una teoria pericolosa che non ha alcun fondamento scientifico nessuno si sconvolge più di tanto se personaggi come Eleonora Brigliadori ci parlano di reincarnazioni, essenze cosmiche e spiriti vitali. Diverso è quando scopriamo che anche professionisti iscritti all’ordine dei medici che sostengono le teorie di Hamer parlano allo stesso modo.

L’odontoiatra hameriano che si proclama “eterna essenza”

Illuminante in questo senso è la memoria difensiva prodotta da un odontoiatra torinese in risposta all’apertura di un procedimento disciplinare a suo carico da parte dell’Ordine. La vicenda – raccontata da Torino Medica, la rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Torino – è simile ad altre già note. In questo caso il fratello di una paziente deceduta nel 2014 ha segnalato all’Ordine il caso di una donna affetta da carcinoma mammario allo stadio terminale deceduta dopo non essersi mai voluta sottoporre ad alcun trattamento medico-chirurgico. La paziente aveva invece preferito affidarsi ad esperti di “radionica”, omeopati e di Nuova Medicina Germanica.

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Un modello di DODD come quello usato dall’odontoiatra.

Nella memoria difensiva in risposta all’apertura del procedimento disciplinare l’odontoiatra esordisce così: «Io Sono, eterna essenza, completamente manifestata nel corpo, compresa questa particolare incarnazione, anche percepita come Gmg, emanata il… (n.d.r. giorno/mese/anno di nascita), debitamente “preapprovata, preautorizzata, prepagata, registrata, garantita, riscontrata, governata, vincolata, assicurata e certificata da Io Sono, nei Documenti Eterni, Universali e Internazionali inclusi…, debitamente denominati “Dichiarazione dell’io sono…». Questa formula alquanto curiosa non è altro che il modulo di “Dichiarazione del Depositario Originale e del Deposito” utilizzata da movimenti che – come il Popolo Unico – combattono affinché i cittadini possano riappropriarsi della propria sovranità individuale. Non sorprende poi tanto che una persona che dichiara di seguire gli insegnamenti di Geert Hamer creda anche a queste cose. Sempre a Torino nel 2016 l’Ordine ha radiato l’odontoiatra hameriano Gianni Giannella, in relazione – scrive Repubblica – «al decesso per carcinoma mammario di una paziente che però ha lasciato scritta la sua volontà di accettare il rischio di morire».

L’odontoiatra hameriano sospeso per sei mesi 

Tramite i suoi legali il medico aveva fatto sapere di aver svolto, a favore della donna, «un’attività di supporto, paragonabile in astratto a quella di “counselor”, senza tentare alcun convincimento dinanzi a terapie alternative, diverse da quelle tradizionalmente praticate per curare ogni malattia, specie se tumorale». Convocato per un’audizione dal presidente dell’Ordine Provinciale Gianluigi D’Agostino D’Agostino, il professionista fa sapere di essere interessato alle teorie di Hamer ma dichiara che «faccio tutto ciò quale privato cittadino, io non sono un medico». Un privato cittadino che però si fa pagare per le sue consulenze, come ammette lo stesso odontoiatra confermando di aver visto la paziente nel suo studio e di aver rilasciato regolare fattura.

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Fonte: Repubblica del 05/04/2016

A quel punto Commissione Albo Odontoiatri gli contesta di essere andato oltre i limiti dell’attività odontoiatrica e di aver conferito prestazioni di medicina non convenzionale ad una donna affetta da carcinoma mammario. Invece che presentarsi in Commissione l’odontoiatra torinese fa pervenire la memoria difensiva che inizia con la dichiarazione sopra citata che si conclude con un invito a desistere le azioni nei suoi confronti: «ho ricevuto un documento che pretende di essere un’apertura di procedimento disciplinare, preteso riferimento Prot…dal preteso Presidente della Commissione Albo Odontoiatri, Gianluigi D’Agostino, presso il preteso Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Torino, tramite il quale, consapevolmente o inconsapevolmente egli vanta un’indebita autorità e perpetua un sistema di schiavitù… Il Rispondente (ossia D’Agostino) viene invitato a cessare e desistere da tutte le suddette azioni illegittime e illegali contro il Proponente». Ciononostante la Commissione delibera la sospensione per sei mesi nei confronti dell’odontoiatra disponendo inoltre la trasmissione degli atti  al Procuratore della Repubblica, al Ministero della Salute e all’assessorato regionale alla sanità.

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Ryke Geerd Hamer fondatore della Nuova Medicina Germanica

Sono ormai numerosi i casi di pazienti affetti da gravi forme tumorali “curati” da hameriani. Il più recente è quello che ha coinvolto Germana Durando la dottoressa hameriana radiata dall’albo condannata a due anni e mezzo di carcere per aver cagionato nel 2014 la morte di Marina, una sua paziente affetta da cancro alla quale aveva consigliato di affidarsi all’omeopatia, ai cristalli di zolfo e alla risoluzione dei suoi conflitti psicologici (ad esempio riappacificandosi con l’ex fidanzato). Marina non è l’unica vittima italiana dei ciarlatani: Alessandra Tosi è morta a 34 anni dopo essersi affidata ad uno sciamano hameriano per la cura di un tumore al seno. C’è poi il caso di Eleonora Bottaro, una ragazza affetta da leucemia figlia di seguaci della Nuova Medicina Germanica che prima l’hanno fatta curare in Svizzera, in una struttura che pratica cure alternative, dove le praticavano cure a base di cortisone e vitamina C e che poi al compimento dei diciotto anni ha scelto di non sottoporsi alla chemioterapia ed è morta.

 

 

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