Matteo Salvini pronto al governo con il M5S

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La Stampa annuncia una svolta in arrivo dalle parti di Matteo Salvini dopo la chiusura delle urne in Friuli Venezia Giulia. Il Capitano è pronto a mollare Silvio Berlusconi per fare il governo con il MoVimento 5 Stelle

Bisognerà salvare al più presto tutti i video in cui Luigi Di Maio sostiene che il forno della Lega è chiuso per sempre. La Stampa annuncia infatti una svolta in arrivo dalle parti di Matteo Salvini dopo la chiusura delle urne in Friuli Venezia Giulia, dove Massimiliano Fedriga è favoritissimo. Il Capitano è pronto a mollare Silvio Berlusconi per fare il governo con il MoVimento 5 Stelle.



Matteo Salvini pronto al governo con il M5S

E l’annuncio arriverà tra lunedì e martedì, ovvero prima della Direzione nazionale del Partito Democratico in cui renziani e minoranza si scontreranno sullo scheletro di accordo che il reggente Maurizio Martina avrebbe trovato, secondo lui, con Di Maio. Ovvero in tempo per far saltare il tavolo del PD e per far tornare alla luce il fiume carsico che Giancarlo Giorgetti, capogruppo leghista, annunciava qualche giorno fa mentre minacciava una non meglio precisata ribellione del Nord all’accordo M5S-PD.

La svolta di Salvini è maturata negli ultimi giorni quando è stata sempre più chiara l’intenzione di Berlusconi di boicottare ogni possibile intesa con i pentastellati e di lavorare «per un altro, ennesimo inciucio con il Pd». Senza escludere, da parte dell’ex Cavaliere, l’ipotesi del governissimo o di esecutivo del presidente che sarebbe «un altro esperimento dei tecnici sulla pelle degli italiani». Questa è la convinzione del segretario della Lega, che è consapevole di non godere della benevolenza del Capo dello Stato.



Sa che mai gli darebbe l’incarico come premier del centrodestra per cercarsi i voti che gli mancano in Parlamento. Ma al Quirinale, dice Salvini, dovranno farsene una ragione se fallirà, come è probabile, il tentativo di scongelare Renzi e tornerà in primo piano la possibilità di costruire una maggioranza M5S-Lega. E questa volta Salvini non aspetterà la disponibilità di Berlusconi nei confronti dei grillini, ai quali farebbe pulire i cessi di Mediaset o paragonati a Hitler.



Il Patto di Neanderthal in arrivo?

Salvini insomma sarebbe pronto all’accordo con Di Maio, magari allargandolo a Fratelli d’Italia per lasciare Berlusconi da solo a rimirare i cocci del centrodestra in frantumi e costituire il Patto di Neanderthal che avrebbe anche numeri sufficienti per rimediare alle possibili defezioni che potrebbero arrivare nella Lega (poco probabile) o nel M5S. Anche se qui le soluzioni per l’allargamento della maggioranza divergono: “Matteo ha messo in conto l’ira di Berlusconi e la retromarcia di Di Maio. Il suo annuncio di voler fare un governo con i grillini sarà accompagnato da un appello a seguirlo in un nuovo rassemblement politico. Nella Lega sono convinti che molti azzurri hanno già la valigia in mano”, dice ancora La Stampa.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 06/03/2018

Un colpo di scena? Non tanto. Perché l’accordo con il MoVimento 5 Stelle è il più naturale sbocco per la Lega d’Italia che Salvini ha immaginato e costruito in questi anni portando a casa un successo elettorale indiscutibile che ha benedetto la bontà della sua strategia. E poi perché è innegabile che tra i programmi della Lega e i programmi del MoVimento 5 Stelle ci sia una compatibilità molto più ampia rispetto a quello del Partito Democratico. E qui però arriva una delle condizioni ostative all’accordo tra Salvini e Di Maio.

Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi

Perché è evidente che un accordo di governo tra Lega e MoVimento 5 Stelle si troverà poi a dover mantenere le promesse più difficili contenute nei programmi dei due partiti. Ed è proprio lì che potrebbe finire per infrangersi il patto, visto che alcune “visioni” – come quella sull’Europa e sull’euro – sono apparentemente antitetiche viste le tante svolte impresse ai grillini dalla guida “razionale e trattativista” di Luigi Di Maio. Su questo punto sarà interessante vedere dove arriverà e dove si fermerà la trattativa.

Il sondaggio SWG pubblicato dal Messaggero (13 aprile 2018)

Sempre che il piano di Salvini riesca. Perché, a parte le parole di Di Maio sulla chiusura definitiva del forno, in teoria nei tre giorni che mancano all’annuncio di Salvini la trattativa tra PD e M5S potrebbe arrivare a uno stadio talmente avanzato da rendere difficile la marcia indietro tra i grillini, dove in molti si stanno adattando all’idea di un governo con il Partito Democratico. Che però potrebbe saltare con il voto in Direzione, riaprendo i giochi senza alcun intervento di Salvini. Oppure lo stesso Salvini dovrà alzare il prezzo delle concessioni. A partire dalla presidenza del Consiglio.

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