Lo scherzone di Matteo Renzi alle correnti PD

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-07-04

Carmelo Lopapa su Repubblica ci racconta oggi che Matteo Renzi è pronto a un’azione di rottamazione che casualmente colpirà le correnti a lui ultimamente avverse. L’ultima notizia messa in circolo in queste ore dal Nazareno e rimbalzata nel Transatlantico semideserto del lunedì pomeriggio è un vecchio pallino di Matteo Renzi, tornato parecchio alla modalità “rottamatore” …

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Carmelo Lopapa su Repubblica ci racconta oggi che Matteo Renzi è pronto a un’azione di rottamazione che casualmente colpirà le correnti a lui ultimamente avverse. L’ultima notizia messa in circolo in queste ore dal Nazareno e rimbalzata nel Transatlantico semideserto del lunedì pomeriggio è un vecchio pallino di Matteo Renzi, tornato parecchio alla modalità “rottamatore” ritenuta la più efficace. E ha il classico – e forse voluto – effetto mina. Renzi infatti intende non ricandidare chi ha più di tre legislature alle spalle alle prossime elezioni.

Ora l’ultima indiscrezione getta benzina sul fuoco. Anche perché molti tra i cinquanta veterani a rischio esclusione (si parla di una trentina di deputati e una ventina di senatori) appartengono anche all’area Franceschini, tra le più strutturate nel partito. È vero che saranno blindate figure come il premier Gentiloni (4 legislature), gli stessi ministri Franceschini (4) e Orlando (3), Marco Minniti (4). Ma nel calderone finiscono davvero tanti big.
Anche chi come Anna Finocchiaro è sì al governo, ma in Parlamento da 8 legislature. E poi Gianni Cuperlo (3), Nicola Latorre (4), Marina Sereni (4), Giorgio Tonini (4), Ugo Sposetti (5), Luigi Zanda (4), Cesare Damiano (3), Beppe Fioroni (5), Barbara Pollastrini (5), Vannino Chiti (4). Solo per citare alcuni tra i più noti e non proprio ortodossi renziani. Rosi Bindi (6) ha già fatto sapere che si farà da parte.

matteo renzi fondazione open
Lo scherzone di Renzi porterebbe a un repulisti non indifferente nelle fila del Partito Democratico: sarebbe un’azione da rottamatore vero (e tra l’altro coincide con le regole sempre derogate del Partito Democratico). Ma insieme potrebbe portare anche a un esodo consistente di personalità politiche a livello nazionale verso lidi più morbidi nei confronti dell'”esperienza” in politica (leggi MDP). Per questo l’annuncio lascerà il tempo che trova. Si tratta, come spesso succede con Renzi, di un Vaste Programme.

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