Renzi annuncia la raccolta firme per abrogare il reddito di cittadinanza

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Il leader di Italia Viva ha intenzione di chiedere un referendum per chiedere agli italiani un parere sul sussidio approvato all'inizio del 2019

Il primo referendum non portò benissimo alla carriera politica di Matteo Renzi. Le modifiche Costituzionali richieste dall’attuale leader di Italia Viva (e da Maria Elena Boschi) segnarono la fine della sua esperienza a Palazzo Chigi. Da quel giorno, era il 4 dicembre 2006, il suo allontanamento dalla politica (come aveva promesso in caso di sconfitta) non avvenne mai in maniera definitiva e ora, oltre al ruolo di capo del suo nuovo partito (dopo la scissione con il PD), continua a tenere nelle sue mani le sorti del governo Draghi (dopo esser stato decisivo per la fine del Conte-2). Ma ora ci vuole riprovare con una consultazione popolare: non per modificare la Costituzione, ma per chiedere l’abrogazione del reddito di cittadinanza.



Matteo Renzi vuole il referendum per abrogare il reddito di cittadinanza

La misura di sussidio, fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle e approvata durante il governo gialloverde (con la Lega) il 28 gennaio del 2019, è da tempo invisa agli occhi di Matteo Renzi e di Italia Viva (ma anche altri partiti di centrodestra condividono questa idea, compreso il Carroccio che si è “pentito” di aver dato il via a quel decreto legge). E ora l’asso nella manica dell’ex Presidente del Consiglio è una mobilitazione che parte dal basso.

“Nel 2022, dopo l’elezione del presidente della Repubblica, partiremo con una raccolta firme un referendum abrogativo del reddito di cittadinanza. Vogliamo che siano gli italiani a dire se il Reddito di cittadinanza è diseducativo e va mantenuto o no – ha detto Renzi nel corso di un convegno davanti ai giovani di Confindustria -. Chi di referendum perisce, di referendum ferisce. Io non voglio che in Italia continui a esserci uno strumento con cui si educano i giovani a vivere di sussidi e non di sudore”. Dopo la scelta del nuovo Capo dello Stato, dunque, Italia Viva darà vita a questa raccolta firme. Chissà quali altri partiti aderiranno.



(foto: da L’Aria che Tira, La7)