«In ATAC il 10-15% dei dipendenti in più»

L'assessore Colomban, che lascerà il 30 settembre: «O questi danno un servizio migliore o non si va lontano. Non possono stare sulle spalle degli italiani»

L’assessore alle partecipate del Comune di Roma, Massimo Colomban, in uscita dalla giunta il 30 settembre, rilascia oggi un’intervista al Messaggero in cui si toglie qualche sassolino dalle scarpe:



«Roma è penalizzata da un rapporto tra introiti e cose da gestire, che è di tre volte più oneroso rispetto a Milano. In altri termini servirebbe il triplo delle risorse». Quindi non hanno tutti i torti i romani quando dicono che un problema di risorse riservate alla Capitale esiste? «No, non hanno torto, io l’ho detto anche in altre occasioni».
E perché non si fa nulla per risolvere questo problema?
«Purtroppo è impopolare una proposta di governo che dica o che proponga: “incrementiamo le risorse o dotiamo Roma di un plafond annuale simile a quello di tutte le capitali del mondo”. Una iniziativa di questo tipo sarebbe molto impopolare, non c’è niente da fare. Chiunque lo proponesse, si sentirebbe rispondere: Roma fino a ieri ha sprecato denaro e ora vogliamo darle più risorse? Questo è un po’ il messaggio che è passato in questi trenta-quarant’anni».
Beh, la colpa è anche un po’ di voi veneti, avete sempre espresso giudizi non proprio comprensivi nei confronti di Roma.
«Vero, diciamo che forse al nord a volte si sono espressi giudizi un po’ superficiali, anziché analizzare i problemi. Bisognerebbe sempre fare un’analisi, prima di spendere giudizi».


In particolare Colomban dice che un 10-15% dei dipendenti delle partecipate romane non è abbastanza produttivo:



Ma è vero che qualche mese fa lei disse che in Atac è necessario tagliare l’organico di 800-1.000 unità?
«No, questa è una balla. Ho detto altro: se valutiamo la quantità di personale rispetto a quello che si produce nelle aziende municipalizzate di Roma, ci accorgiamo che il numero dei dipendenti è troppo alto di almeno il 10-15 per cento. Sostanzialmente: o questi producono di più, puliscono meglio la città, danno un servizio dei trasporti migliore, o non si va lontano. Devono rendersi conto che non possono stare sulle spalle degli italiani, chiedere una dotazione superiore per la Capitale, se poi i lavoratori delle aziende della Capitale non dimostrano di essere almeno alla pari di quelli di altre città».
In sintesi: è vero che Roma dovrebbe ricevere una dotazione di risorse economiche superiore in quanto Capitale, ma è altrettanto vero che nelle aziende di Roma Capitale deve aumentare la produttività.
«Esattamente. Aiutati che Dio ti aiuta».