Chi è Mario Pianesi, il guru della setta del macrobiotico

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-03-14

Il fondatore di Un punto macrobiotico ha raccolto consensi trasversali nel mondo scientifico (che lo lodava nonostante i suoi inviti ad abbandonare la medicina ufficiale) e politico. Ed è forse anche per questo che la psico-setta ha potuto avere tutto questo successo. Oggi la notizia che è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale

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Mario Pianesi è il pioniere del macrobiotico in Italia, ideatore delle cinque diete MA.PI. (dalle sue iniziali) nonché maestro della setta del macrobiotico. È, secondo gli inquirenti, lui il guru della setta, un movimento con almeno 90mila associati in Italia sul quale la Polizia ha condotto un’indagine durata cinque anni. Pianesi, autodidatta che come titolo di studio può vantare una laurea ad honorem in Medicina conseguita all’Accademia delle scienze della Mongolia, aveva messo in piedi un’organizzazione piramidale e una catena di oltre 100 punti vendita e ristoranti riforniti in modo esclusivo dall’associazione Un punto macrobiotico (Upm). Le accuse a carico di Pianesi sono pesantissime: associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale.

Il successo di Mario Pianesi nel mondo scientifico

Assieme al guru, che nelle sue numerose conferenze spiegava come il cibo macrobiotico e le sue diete miracolose fossero in grado di guarire malattie incurabili per la “medicina ufficiale”, sono indagati la moglie Loredana Volpi e altri due uomini che erano nella segreteria centrale di Upm, Giovanni Barniesi e Karl Xaver Wolfsgruber. L’organizzazione smantellata dalla polizia di Ancona è una psico-setta che operava principalmente tra le Marche e l’Emilia-Romagna (ma non solo). Le indagini sono iniziate nel 2013 in seguito alla denuncia di una ragazza, vittima della setta, che ha raccontato agli inquirenti di aver creduto alle false promesse di Pianesi e degli altri esponenti dell’organizzazione. 

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La struttura gerarchica dell’organizzazione si completava con una serie di ‘capizona’ e ‘capicentri’, che gestivano i punti di vendita in raccordo con la segreteria e si davano da fare per ‘indottrinare’ potenziali vittime a cui premettevano guarigione fisica e psicologica e ‘purificazione’ del karma. Ad aiutare la diffusione del messaggio di Pianesi anche la buona pubblicità di cui ha goduto in questi anni sui media grazie anche alla collaborazione con alcuni atenei come l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Ad esempio nel 2016 su Famiglia Cristiana Paolo Pozzilli, Ordinario di Endocrinologia e Direttore Area di Endocrinologia e Diabetologia dell’Università Campus Bio-Medico, magnificava la qualità delle materie prime utilizzate da Pianesi e le virtù dell’Etichetta trasparente pianesiana.

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Proprio in quell’anno l’Università Campus Bio-Medico aveva attivato un corso di formazione in tre giornate (al costo di 600 euro) sulla dieta Ma-Pi. Sempre l’Università Campus Bio-Medico (che è un ateneo privato) aveva condotto nel 2013 “un rigoroso studio clinico controllato e randomizzato” della durata di 21 giorni sull’efficacia della dieta Ma-Pi 2.

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Successivamente sulla rivista Nutrition&Diabetes, affiliata a Nature, era stato pubblicato il risultato di uno studio di sei mesi condotto su pazienti affetti da diabete di tipo 2 e firmato dai membri del comitato scientifico di Unicampus, da Pianesi che viene accreditato come facente parte di un “International Study Center for Environment, Agriculture, Food, Health and Economics” con sede a Tolentino che altro non è che l’organo consultivo dell’associazione UPM. Ma sono davvero molti gli studi scientifici promossi da Mario Pianesi e dall’associazione Un punto macrobiotico tutti pubblicati su prestigiose riviste come ad esempio quello pubblicato dal British journal of nutrition Cambridge University Press cui hanno preso parte anche ricercatori del CNR.

Come funziona l’impero macrobiotico di Mario Pianesi

Da alcune interviste, come quella pubblicata da Cronache Maceratesi a Francesco Fallucca, Ordinario Emerito di Endocrinologia dell’Università la Sapienza e Presidente del centro internazionale studi sul diabete (che ha anche firmato uno degli studi sulla Macrobiotica Ma-Pi) si evince che è Pianesi a sobbarcarsi gli elevati costi economici delle ricerche. L’associazione è infatti anche un impero economico che a quanto pare gode di consistenti disponibilità finanziarie. In primo luogo grazie al sistematico ricorso all’evasione fiscale, si parla di un mancato pagamento delle imposte per centinaia di migliaia di euro.

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La struttura del mondo pianesiano [Fonte]
C’è poi lo sfruttamento del lavoro sottopagato (di fatto gratuito) degli adepti. Individui per lo più di età compresa tra i 20 e i 30 anni, emotivamente fragili (in alcuni casi con alla spalle un passato di tossicodipendenza), che venivano raggirati e ‘indottrinati’ dal maestro e dai suoi collaboratori, convinti a cambiare alimentazione e poi anche vita. Addirittura a lasciare il lavoro, per poi essere sfruttati come magazzinieri, sguatteri o camerieri nei punti vendita e di ristorazione dell’associazione. Pianesi, la moglie e i suoi collaboratori, spiega la polizia, approfittavano dello status psicologico in cui versavano le vittime prescelte e li manipolavano. Prima attraverso il rigido controllo dell’alimentazione, poi portandoli a negare il mondo esterno (soprattutto medico) e li convincevano a elargire donazioni di denaro e a lavorare gratuitamente in cambio del “messaggio salvifico” ricevuto durante le famose “conferenze”.

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I principi della Macrobiotica Ma-Pi

Pianesi “pretendeva dagli ‘adepti’ donazioni in denaro” destinate a suo dire alla realizzazione di una grande clinica dove praticare cure alternative alla medicina ufficiale: “chi non riusciva a pagare subiva una sorta di processo di fronte al guru e ad altri adepti e doveva fare autocritica”. Un altro dei “business” di Upm consisteva nell’organizzazione di vacanze “macrobiotiche”, ad esempio in Sardegna. Anche questa attività era svolta all’insaputa del Fisco. Il professor Fallucca – che è anche Presidente Onorario del Centro Studi Internazionale Ambiente-Agricoltura-Alimentazione-Salute-Economia di Tolentino – tra l’altro racconta come Pianesi abbia «ideato le 5 diete MA-PI, facendo del bene a migliaia di persone che grazie a lui ne avevano tratto benefici». Le conseguenze del regime imposto da Pianesi ad alcuni degli adepti sono drammatiche. Agli atti dell’inchiesta c’è il caso di una donna finita nella rete di UPM che è arrivata a pesare 35 chili e a trovarsi in uno stato di gravissimo deperimento fisico. Stando a quanto hanno rivelato gli inquirenti la donna dopo aver mostrato ad alcuni membri dei vertici della setta analisi con con valori – come quello dell’emoglobina – incredibilmente bassi, si è sentita rispondere che quei valori erano strumentalmente parametrati dalla medicina ufficiale sull’alimentazione ‘chimica’ e non valevano per il popolo macrobiotico: “Se volete guarire dovete fare quello che diciamo noi”.

Le onorificenze e i premi di Mario Pianesi

Ed evidentemente il fondatore dell’impero del Macrobiotico era riuscito ad ingannare tutti, visto che agli atti dell’inchiesta c’è la testimonianza di una vittima che ha raccontato che Pianesi era solito dire che “I farmaci non curano, tolgono semplicemente i sintomi, la medicina uccide, i medici sono degli assassini” inducendo le vittime ad abbandonare le cure della medicina ufficiale. Il successo di Pianesi è stato globale, tant’è che la città di Bologna aveva conferito al guru il premio della Turrita d’Oro (ma sono diversi i comuni che gli hanno conferito la cittadinanza onoraria).

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Un esempio di Etichetta trasparente Pianesiana [Fonte]
Nel 2016 Pianesi era stato insignito del premio Marchigiano dell’Anno che gli era stato conferito al Senato. Aveva poi incassato il “pieno appoggio” dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris all’Etichetta Trasparente Pianesiana, presentata in un convegno come “strumento di prevenzione sanitaria”.

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Le collaborazioni con i Governi e le istituzioni scientifiche, così come con gli organismi istituzionali nazionali e sovranazionali fanno bella mostra sul sito di Un punto macrobiotico. C’è da chiedersi se la grande pubblicità positiva di cui ha goduto Pianesi in questi anni abbia in qualche modo contribuito a convincere gli adepti della bontà del messaggio e dei metodi Pianesiani. In fondo fino ad oggi nessuno aveva mai sentito parlare della “psico-setta” della macrobiotica ma solo delle ricerche e dei corsi di cucina di Un punto macrobiotico.

 

 

 

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