Marco Veronese: per il vicesindaco M5S lo stabilimento fascista di Chioggia è solo folklore (ma poi smentisce)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-10

“Perché sprecare le già risibili risorse di uomini della Polizia in cose come queste, invece di occuparsi del controllo degli abusivi in spiaggia per il quale la polizia locale non riesce a far fronte?”. Il vicesindaco di Chioggia Marco Veronese risponde così all’agenzia di stampa ANSA riguardo alle polemiche sullo stabilimento balneare Playa Punta Canna …

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“Perché sprecare le già risibili risorse di uomini della Polizia in cose come queste, invece di occuparsi del controllo degli abusivi in spiaggia per il quale la polizia locale non riesce a far fronte?”. Il vicesindaco di Chioggia Marco Veronese risponde così all’agenzia di stampa ANSA riguardo alle polemiche sullo stabilimento balneare Playa Punta Canna dove sono esposti poster di Mussolini, saluti romani e richiami con scritte e slogan al Ventennio che oggi il prefetto ha ordinato di rimuovere. Il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, è stato eletto nel 2016 con il M5S.
marco veronese m5s
Veronese, che tra le sue deleghe ha anche quella al Demanio (e per questo il caso è di sua competenza), sottolinea che “ci sono cose più serie in cui impegnare le forze dell’ordine. Certo, qualcuno ravvede il reato di apologia al fascismo, ma è un questione folkloristica un po’ borderline, di cui nessuno tra i turisti, che credo non siano tutti di destra, e i residenti si è mai lamentato. Lo stabilimento, per quello che so, non ha avuto mai problemi di ordine pubblico o altro”. “Si sapeva – osserva – che il titolare era un ‘personaggio’ con simpatie di destra, stravagante, eccessivamente goliardico. Tutto qui”. Veronese spiega che non si vuole sottrarre alle sue competenze e che ha già dato disposizione di verificare la concessione data allo stabilimento: “se dalle indagini si prefigurano reati, prenderemo i provvedimenti necessari anche quello della revoca”. Frattanto stamane la polizia Locale ha accompagnato la Digos della Questura di Venezia nel secondo sopralluogo, dopo quello di ieri quando il caso è scoppiato, al Playa Punta Canna.
spiaggia fascista chioggia 1
Il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro è incappato qualche tempo fa in una vicenda che riguardava proprio stabilimenti e spiagge: pietra dello scandalo era la società in accomandita semplice Ultima Spiaggia, di cui Ferro era socio. Nel 2014 la società era subentrata nella gestione di una parte di spiaggia in precedenza assegnata a una parrocchia. Il sub ingresso era stato autorizzato dal Comune e lo stabilimento balneare era stato aperto. Un altro concessionario (Chiara srl) aveva però presentato ricorso al Tar, ottenendo l’annullamento dell’assegnazione della concessione a Ultima Spiaggia, perché non era stata seguita la procedura concorsuale. Pendeva quindi un ricorso al Consiglio di Stato dove era citato anche il Comune, che nel frattempo avrebbe dovuto attuare la revoca della concessione a Ultima Spiaggia. Nel frattempo Ferro è diventato sindaco, il che creò una situazione, almeno potenziale, di conflitto di interessi. Il MoVimento 5 Stelle di Chioggia aveva invece postato questo status a nome del comune ieri:
movimento 5 stelle chioggia
EDIT ore 16,15: Il vicesindaco Veronese nel pomeriggio rilascia un’altra dichiarazione all’ANSA nella quale rettifica quanto detto in mattinata:

“Io ho condannato gli atti compiuti dal gestore della concessione di ‘Punta Canna’, quella della nostra amministrazione è una condanna politica, perchè qui siamo davanti a un reato, quello di apologia del fascismo”. Chiarisce il suo pensiero il vicesindaco ‘pentastellato’ di Chioggia, Marco Veronese, in merito alla vicenda della spiaggia ‘fascista’ di ‘Play Punta Canna’, che gode di una concessione demaniale. “E’ un tipo di reato che non possiamo non condannare” sottolinea Veronese, che nega di aver utilizzo il termine “folkloristico, o goliardico” per definire il comportamento del gestore della spiaggia. L’amministrazione del Comune di Chioggia, guidata da una giunta 5Stelle, sta ora attendendo di conoscere – spiega Veronese – i provvedimenti sanzionatori che verranno assunti da Prefettura e Questura di Venezia, prima di valutare le eventuali decisioni amministrative sulla concessione.

EDIT2 ORE 17,45: Il vicesindaco di Chioggia, Marco Veronese, smentisce di aver mai definito folkloristico, goliardico o borderline il titolare o la gestione dello stabilimento di Playa Punta Canna.

“Le definizioni e gli aggettivi riportati in data odierna da organi di stampa ed emittenti televisive – si legge in una nota – sono frutto di un’interpretazione che un giornalista ha dato delle dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco nel corso di una telefonata fra i due”. ”Da due giorni prendiamo le distanze da questi comportamenti e li condanniamo – ricorda Veronese – figuriamoci se posso definire folkloristico o goliardico un caso che rischia di mettere in cattiva luce l’attività degli stabilimenti balneari di Sottomarina”. ”Rinnovo – conclude il vicesindaco – ancora una volta, come ha già fatto l’intera Amministrazione di cui faccio parte, la ferma condanna nei confronti degli atteggiamenti tenuti dal gestore dello stabilimento e dei vari cartelli da lui esposti a Playa Punta Canna, che sono stati fatti prontamente rimuovere dalle forze dell’ordine. Auspichiamo ora che l’attenzione mediatica nazionale rimanga concentrata su Chioggia per risolvere problemi di grande impatto come il deposito di gpl e la Romea”.

Leggi sull’argomento: Il prefetto di Chioggia fa rimuovere i cartelli fascisti allo stabilimento Playa Punta Canna

 

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