Marco Travaglio e gli onesti cogl****

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-02-10

L’editoriale del direttore del Fatto che oggi la pagina “Innamorati di Virginia Raggi” non copincollerà. Chissà perché

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Qualche giorno fa Marco Travaglio ci ha deliziato in un suo editoriale spiegandoci una grande verità: in Italia purtroppo la scelta è tra mascalzoni e coglioni. Oggi il direttore del Fatto Quotidiano ritorna sul tema segnalandoci, con molta serenità e onestà, chi sono precisamente i coglioni. Tutto parte dal racconto dell’incredibile audio del colloquio tra Paolo Berdini e Federico Capurso della Stampa e dell’altrettanto incredibile decisione della sindaca di lasciare in giunta uno che l’ha pesantemente diffamata parlando con uno sconosciuto:

La sindaca, con tutti i guai che si ritrova, l’ha perdonato accettando le sue scuse. Salvo poi scoprire, con la pubblicazione dell’audio, che anche le scuse erano bugie: le aveva assicurato di aver detto quelle robacce a due amici al bar senz’accorgersi che un giornalista registrava tutto alle sue spalle; invece, dall’audio sul sito de La Stampa , è emerso che aveva parlato col cronista, pur pregandolo di non scrivere nulla (mossa astuta quasi quanto quella di infilare un supplì in tasca a Giuliano Ferrara e pregarlo di non mangiarlo).
A quel punto anche l’ultimo filo di fiducia fra la sindaca e l’assessore si è spezzato. Ora si può continuare ad affibbiare solo alla Raggi la colpa di tutto ciò che accade attorno a lei: doveva munirsi di sfera di cristallo e prevedere che la Muraro sarebbe stata indagata per le passate consulenze all’Ama, che Marra sarebbe finito dentro per fatti di 4 anni fa, che Romeo le aveva dedicato una polizza e che Berdini le avrebbe sparlato alle spalle.

Vignetta di Riccardo Mannelli su Facebook

Ora, spiega Travaglio, dopo la vicenda Berdini possiamo serenamente dire che gli onesti sono anche coglioni:

Ma si può pure essere più seri e analizzare il disastro capitolino chiamando in causa una classe dirigente romana che si è rivelata molto peggio dei 5Stelle: sia quella che, privata delle solite greppie, lavora indefessamente per gettare i barbari giù dal Campidoglio e rimettersi a tavola con i vecchi compari di abbuffate; sia quella che si è messa a disposizione della banda degli onesti ma, anziché aiutarli a diventare meno pasticcioni, ha aggiunto i suoi pasticci ai loro.
Qualche giorno fa ci domandavamo perché mai siamo sempre condannati a scegliere fra disonesti e coglioni. Ora possiamo serenamente aggiungere che, salvo rare eccezioni, gli onesti sono anche coglioni.

Leggi sull’argomento: Quello che non torna nelle dimissioni respinte di Berdini

 

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