Di Maio: «La linea politica del M5S la decidono gli iscrittAHAHAHHAAH»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-08

Oggi in un’intervista al Fatto il vicepresidente della Camera torna a spiegarci che Cristo è morto di freddo. Rivediamo alla moviola

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Luigi Di Maio torna a parlare con Il Fatto Quotidiano e a marcare una netta differenziazione tra quello che dice e la realtà dei fatti. Ad esempio riuscendo a sostenere che le scelte più delicate per il M5S le fanno gli iscritti e non Grillo:

Il M5s è reduce da settimane difficili. Lei stesso è finito sotto processo per aver taciuto sulla mail che la informava dell’indagine a carico dell’assessore all’Ambiente di Roma, Paola Muraro.
Io non sono stato sottoposto ad alcun processo. Ho ammesso i miei errori pubblicamente.
Sarà, ma c’è stato caos. Tanto che Grillo ha dovuto riprendere in mano il M5s. “Io sono il capo politico”ha scandito.
Il Movimento si sta evolvendo, e in questa fase servono tutte le energie, in primis quelle del garante. Ma nel M5s le decisioni non le prende il capo politico, formula prevista per legge. Le scelte più delicate le fanno gli iscritti in rete, e i portavoce nelle istituzioni.

Di Maio non sembra capire che le scelte più delicate di una forza politica non sono la presentazione di una legge che magari verrà bocciata, ma quelle che attengono la democrazia interna del partito. Perché è in base a chi può dare o togliere il simbolo del M5S che un portavoce nelle istituzioni o un iscritto in rete può rappresentare il M5S. E Di Maio fa finta di non accorgersi che su questo punto, dirimente, decide solo Grillo.
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Su Roma vi siete lacerati.
Vi possono essere diversità di vedute, quando si governa. Ma non siamo affatto divisi come ci dipinge. Il fatto è che siamo sotto attacco mediatico da tre mesi, ossia da quando si è insediata la giunta.
Sempre colpa della stampa?
No, ma vorrei che facessero le pulci anche agli altri. Di Nicola Zingaretti si è saputo solo ora che era indagato per Mafia capitale, mentre la Muraro viene dipinta come Al Capone. Io non voglio minimizzare. Ma c’è disparità.

In realtà, come sappiamo, il caso Muraro e Zingaretti non c’entrano nulla.

Leggi sull’argomento: Bisogna spiegare a Travaglio la differenza tra Muraro e Zingaretti

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