Ma davvero la variante Lambda resiste ai vaccini?

Categorie: Attualità, FAQ

Secondo il medico Aureliano Stingi la variante Lambda non deve dare ulteriori preoccupazioni, il vaccino arginerà anche questa mutazione del virus

In queste ore circolano molti articoli sul web secondo cui la variante Lambda diffusa in Sudamerica sarebbe in grado di superare le barriere vaccinali. Ma è davvero così? Facciamo chiarezza.



Ma davvero la variante Lambda resiste ai vaccini?

 



Il medico Aureliano Stingi, biologo molecolare dell’Università di Torino e da tempo collaboratore della sezione di debunking dell’Organizzazione mondiale della sanità spiega che le cose non sono esattamente come qualche allarmista vorrebbe far passare. Stingi è molto chiaro nello spiegare che ” quando emerge una nuova variante la si isola, si prende il virus e lo si studia in laboratorio per capire come il nostro sistema immunitario reagirà”. Il medico spiega che se per fare questo si prendono delle cellule umane e le si infetta con una variante, senza nessuna barriera (il vaccino, per esempio) tutte le cellule saranno infettate dalla variante. “Poi si prende lo stesso setup e si aggiungono degli anticorpi prodotti da soggetti vaccinati – continua il medico –  e si va ad osservare quante cellule sono infettate dal virus. Se c’è una riduzione significa che quegli anticorpi riducono o neutralizzano il virus. Ora, la variante Lambda – conclude Stingi – pare sia in grado di evadere gli anticorpi. Era già successo in passato con la Beta o la Delta, però quello che importa è vedere la risposta sul campo più di quella in laboratorio. Noi dobbiamo vedere quanto la popolazione riesce a combattere la variante, perchè la risposta immunitaria è data da tanti altri elementi del nostro sistema immunitario e non solo dagli anticorpi immunizzanti”.

Una spiegazione chiara, in cui, il consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità, prova ad eliminare le tante dicerie in materie di varianti. Il messaggio è ancora una volta orientato a sostenere l’efficacia incontrovertibile del vaccino, anche rispetto alle nuove mutazioni di un virus di cui non ci libereremo facilmente ma che ora sappiamo combattere.