Opinioni
Ma davvero il governo vuole aprire 22mila nuovi centri scommesse e slot machines?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-20
Premesso che lo Stato biscazziere ci fa schifo, la risposta in breve è no. La spiegazione è qui
Ma davvero il governo vuole aprire 22mila nuove sale scommesse e slot machines per fare cassa con la Legge di Stabilità 2016? La storia è cominciata a circolare nei giorni scorsi dopo la pubblicazione di una bozza della manovra che prevedeva coperture pari a un miliardo di euro da “nuovi giochi e slot machines”. Una evidente semplificazione visto che le tabelle dei giornali che riassumevano le coperture della Legge di Stabilità 2016 spiegavano che cinquecento milioni sarebbero arrivati da “giochi (nuove gare)” dall’imposta sui giochi.
Ma davvero il governo vuole aprire 22mila nuovi centri scommesse e slot machines?
Ciò nonostante le opposizioni hanno montato nei giorni scorsi la polemica puntando l’indice contro i 22 mila punti scommesse previsti dalla Legge di Stabilità, «proprio mentre cresce il fenomeno della ludopatia». Da ieri pomeriggio è cominciata la litania delle nuove licenze per i concessionari di slot machines:
Il Governo Renzi gioca di nuovo d’azzardo. Nella nuova legge di stabilita’ ha finanziato il taglio della Tasi facendo piu’ debito, tagliando oltre 3 miliardi alla sanita’ e rilasciando ben 22.000 nuove licenze per i concessionari di slot machine, vlt. Avete letto bene sono in arrivo 22.000 nuove licenze per il gioco d’azzardo”. Lo dice Maria Elena Spadoni, deputata del M5s in una nota.
Il Movimento 5 stelle in trincea contro l’ampliamento delle licenze per il gioco d’azzardo proposto dal Governo nella legge di stabilità. “#governocriminale”, è l’hashtag lanciato su Facebook dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, componente del direttorio M5S. “Sono in arrivo – scrive – 22mila nuovi centri scommesse sul tutto il territorio nazionale. Per far fronte al taglio della Tasi, questo Governo aprirà oltre ventimila nuovi templi del gioco d’azzardo in Italia”.
“E’ suicida basare la tenuta dei conti pubblici sul gioco d’azzardo: la Regione si dichiari contraria all’apertura di nuove sale gioco”. Questo e’ l’appello che la Lega Nord che, per iniziativa del capogruppo Alan Fabbri, questa mattina ha predisposto una ‘risoluzione’ per dichiarare “l’indisponibilita’ della Regione ad accogliere nuovi centri per il gioco d’azzardo sul territorio”, in aperta polemica con la messa a bando di 22.000 nuove sale gioco prevista in legge di Stabilita’, presentata nei giorni scorsi dal premier Renzi.
“La risposta del Governo Renzi alla moratoria di 5 anni per l’apertura di nuove slot machine e video lottery proposta da Fratelli d’Italia e approvata in Commissione Affari Sociali alla Camera e’ mettere nella legge di stabilita’ un bando da 500 milioni di euro per altre 22 mila sale gioco. Ci fa schifo un Governo che fa cassa su una malattia gravissima come la ludopatia, che porta alla disperazione quasi 2 milioni di italiani. Renzi spieghi il perche’ di questo vergognoso pizzo pagato alle lobby del gioco d’azzardo”. E’ quanto afferma in una nota il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
(sono solo alcune)
Nella serata di ieri però, il governo è intervenuto e, in attesa del testo definitivo della manovra, ha precisato che “nella legge di stabilità non è prevista nessuna nuova licenza per le slot machine, ma l’esatto contrario: le licenze in scadenza per una serie di giochi vengono messe a gara, invece di venire semplicemente prorogate, permettendo un incasso per lo Stato di 500 milioni di euro”. L’articolo dedicato ai giochi prevede – secondo le bozze finora circolate – oltre ad un ennesimo tentativo di regolarizzare i bookmaker esteri che ancora non l’hanno fatto, un aumento delle risorse per lo Stato: per metà dovute all’incremento percentuale dell’imposta del prelievo erariale su slot e vlt, e per la parte restante con le nuove gare per il bando scommesse, entrata una tantum legata alla gara per il rilascio/rinnovo delle concessioni per 15 mila agenzie e 7 mila corner. Dalla somma di agenzie e corner è nata la storia delle 22mila slot machines e sale giochi in più. Lo Stato biscazziere fa schifo, la ludopatia è un dramma che si dovrebbe estirpare alla radice, ma nella Legge di Stabilità 2016 non ci sono 22mila sale giochi e slot machines in più. Questa è proprio una bufala.
Edit: a gentile richiesta del commentatore, l’articolo della Legge di Stabilità sul tema:
Edit2 (22 ottobre 2015): Secondo Agipronews il governo sarebbe orientato a tagliare il piano sui corner rinunciando ai settemila previsti:
Il governo sarebbe orientato a tagliare da 22mila a 15 mila le agenzie di scommessa. E’ quanto afferma l’agenzia specializzata in giochi, Agipronews, secondo la quale da fonti istituzionali trapela l’indiscrezione che nell’ultima versione della legge di Stabilità, che nelle prossime ore sarà trasmessa al Quirinale, il governo ”avrebbe ridotto il numero di agenzie e corner di scommesse da 22 a 15mila rispondendo così alle polemiche degli ultimi giorni”.
Il Governo riduce da 22 a 15 mila i punti scommesse da mettere a gara nel 2016. E’ la principale novita’ contenuta nell’articolo 48 della bozza piu’ recente della legge di Stabilita’, che Agipronews ha potuto visionare. GARE – L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel rispetto dei principi e delle regole europee e nazionali, attribuisce con gara da espletare “dal 1° maggio”, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria, tutte le concessioni per la raccolta delle scommesse. La durata della concessione sara’ di nove anni (non rinnovabile) per un numero massimo di 10mila diritti presso punti di vendita avente come attivita’ principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici e fino ad un massimo di 5mila diritti per chi ha un’attivita’ accessoria di gioco, di cui 1000 “negli esercizi in cui si effettua quale attivita’ principale la somministrazione di alimenti e bevande”. Il totale della rete di punti vendita, come anticipato da Agipronews, e’ di 15mila unita’, sostanzialmente in linea con il network attualmente autorizzato. In caso di aggiudicazione, il versamento della somma offerta avverra’ entro la data di sottoscrizione della concessione. Le basi d’asta per le due tipologie di esercizio sono 32mila e 18mila euro. Per il Bingo, la base d’asta della procedura per 210 concessioni sara’ di 350mila euro, mentre per il gioco online sara’ bandita una gara per 120 licenze a 200mila euro ciascuna. Dalle gare, il Governo prevede di incassare oltre mezzo miliardo di euro: 410 dalle scommesse, 73,5 dal Bingo, 24 dal gioco online. PRELIEVI – Nessuna novita’ nell’ultima bozza redatta dal Governo. Il Prelievo sulle slot machine sale al 15 per cento, con un aumento di 2 punti, mentre sulle Vlt si passa dal 5 al 5,5 per cento. Le nuove entrate per lo Stato supereranno i 500 milioni di euro.