Il senso del M5S per il fascismo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-07-10

Storia delle affinità elettive tra il MoVimento di Beppe Grillo e la destra, anche estrema. Tra slogan furbetti rubati (“Né di destra né di sinistra”) e temi di propaganda politica pericolosamente simili Con un occhio di riguardo per le relazioni pericolose tra M5S e Casapound

article-post

Il MoVimento 5 Stelle ha deciso di votare contro la proposta di legge di Emanuele Fiano che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazionalsocialista. Secondo il MoVimento 5 Stelle si tratta di una legge “liberticida”. Secondo l’esponente pentastellato Vittorio Ferraresi – che è relatore di minoranza – la proposta Fiano è una norma che prevede “misure potenzialmente e sostanzialmente arbitrarie o liberticide”. Matteo Salvini si è unito al coro spiegando che “le idee non si processano”.

Né di destra né di sinistra!1

L’uscita del M5S stupirà forse i più ingenui, quelli che credono che il MoVimento 5 Stelle sia davvero “né di destra né di sinistra”. Ma la storia del MoVimento parla chiaro. Ad esempio nel 2013 quando si presentarono le liste per le politiche Beppe conversò amabilmente delle comuni visioni politiche con Simone Di Stefano di Casapound. In quell’occasione Grillo disse «l’antifascismo è un problema che non mi compete». Anzi, Grillo faceva addirittura campagna acquisti tra le fila di Casa Pound dicendo che “i ragazzi di Casapound sono i benvenuti nel M5S”. Anzi, se si legge il programma MoVimento e fascisti del terzo millennio non possono non essere d’accordo sui concetti. Cortesia ricambiata da Di Stefano che qualche settimana fa ha detto che gli farebbe piacere avere Di Battista in Casapound perché “ha un animo da camerata”.  Nel 2011 il primo tentativo di avvicinamento allorquando i consiglieri comunali del M5S di Bolzano uscirono dall’aula per solidarietà con Casapound. Nel 2014, in occasione delle europee dopo aver dato il colpo al cerchio del neofascismo Beppe diede quello alla botte dicendo di essere “oltre Hitler” e dichiarando che «Se non ci fosse il M5s adesso ci sarebbero i nazisti. Il nostro populismo è la più alta espressione della politica».

https://www.youtube.com/watch?v=4omHwpAx1k0

Più di recente Luigi Di Maio (il cui padre Antonio non ha mai nascosto di essere di centrodestra) ha annoverato tra i padri nobili del MoVimento anche Giorgio Almirante. Delle simpatie fasciste di Vittorio Di Battista, padre dei Alessandro, invece si sa molto di più. E dopo la decisione del M5S di non votare la legge sullo Ius Soli (pur avendone presentata una identica nel 2013) la vicinanza tra i populismi né né del MoVimento e quelli di Lega e Casapound si è fatta più stretta. Del resto come non ricordare che il 5 Stelle non ha nemmeno votato la legge sulle Unioni Civili?

La riabilitazione di Mussolini da parte di Grillo

Sempre nel 2014 Grillo pubblicò (ed è ancora sul Blog) un lungo scritto nel quale sostanzialmente si spiega che Mussolini ha ucciso Matteotti a sua insaputa. Non mancano sul blog riferimenti a temi cari a Casapound e Forza Nuova come ad esempio la fregnaccia sugli immigrati che portano le malattie in Italia. E Grillo, ricordiamocelo, è sempre quello che non voleva l’abolizione del reato di clandestinità. Quella volta sul blog però fu messo in minoranza dopo una votazione online. Non accadrà più. Si veda per esempio la scelta del candidato per le amministrative genovesi dove Grillo ha applicato il “metodo Genova” ovvero “decido io per tutti”.
M5S FASCISMO FIANO - 4
Ma ci sono altri episodi nei quali il MoVimento ha dimostrato – con i voti in Parlamento – di non essere antifascista. Ad esempio quando il Parlamento votò per l’istituzione della casa-museo di Antonio Gramsci. Il MoVimento votò contro “per principio”. Lo stesso accadde quando si votò di istituire un premio alla memoria di Giuseppe Di Vagno, prima vittima del regime fascista. Nel testo il M5S propose di eliminare il riferimento al fatto che Di Vagno fosse socialista.

Quando la Lombardi difendeva Casapound e il fascismo “prima che degenerasse”

Scavando nel passato recente della formazione politica di Grillo risplendono una serie di affermazioni fatte da Roberta Lombardi sul suo (defunto) blog. La Lombardi, all’epoca capogruppo alla Camera del M5S scrisse un post per difendere il fascismo “buono” derubricando quello di Casapound a “folklore”.

Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia. Quindi come si vede Casapound non è il fascismo ma una parte del fascismo. E quindi solo in parte riconducibile ad esso.

La Lombardi poi precisò sdegnata che faceva riferimento “al fascismo del 1919”. Un fascismo che però era altrettanto violento nei confronti degli oppositori. La cosa divertente è che la Lombardi voleva giustificare l’apertura di Grillo a Casapound ma di fatto ha detto che Grillo ha aperto ad un movimento che poco ha a che fare con il “fascismo vero”, quello Buono&Honesto. Nell’occasione la Lombardi ricevette la solidarietà di Forza Nuova. Nel 2015 ricordiamo la foto sorridente di Desiré Manca (consigliera M5S di Sassari) con il busto di Mussolini. Nel 2016 invece è la volta di Gianna Sigona, consigliera M5S di Ragusa che ha esaltato il fascismo su Facebook annunciando orgogliosamente di non voler festeggiare il 25 aprile.

M5S FASCISMO FIANO - 2
Il fascismo, quello vero, quello onesto

Curiosamente quattro anni dopo quella frase della Lombardi la ritroviamo in bocca al vicesindaco di Chioggia Marco Veronese. Intervistato sul caso della spiaggia “fascista” il pentastellato ha dichiarato che è solo folklore. Per tutti gli altri invece si chiama apologia di fascismo (Veronese ha successivamente smentito all’agenzia di stampa ANSA di aver parlato di folklore). Ma evidentemente non tutte le leggi devono essere fatte rispettare allo stesso modo. Dulcis in fundo arriva Danilo Toninelli, che cerca di confondere le acque come al solito e che su Twitter chiede di votare la legge Richetti sui vitalizi invece che perdere tempo facendo propaganda sulla legge contro il reato di propaganda fascista. Proprio la legge Richetti che fino ad oggi il MoVimento considerava irricevibile e una farsa?
M5S FASCISMO FIANO - 3
Sì forse il MoVimento 5 Stelle ha davvero un problema con il fascismo.

Potrebbe interessarti anche