La storia di Luca Lanzalone e Giada Giraldi

Nell'ordinanza si parla di un intervento su Dagospia per un articolo in cui si parla di una sua collaboratrice. Che ieri si è presentata alla conferenza stampa della procura

Nell’ordinanza che ieri ha portato agli arresti domiciliari Luca Lanzalone e in carcere Luca Parnasi con cinque suoi collaboratori c’è anche spazio per il sempre presente Luigi Bisignani, che viene chiamato in causa in quanto amico del costruttore all’interno di una vicenda che riguarda l’avvocato di Grillo & Casaleggio. Nelle carte si racconta che Lanzalone riferisce all’imprenditore della sua preoccupazione per un articolo che lo riguarda, pubblicato su Dagospia, che gli attribuisce una relazione con la sua collaboratrice Giada Giraldi, lui interviene: «Lo conosco benissimo e se vuoi non gli faccio scrivere manco mezzo pezzo di carta su di te», lo rassicura Parnasi. «Sarebbe meglio, perché poi ‘ste robe rompono le scatole», risponde Lanzalone. L’articolo viene modificato.



Giada Giraldi: foto da Dagospia

C’è però un’altra circostanza curiosa a proposito di questa storia. Ed è accaduta durante la conferenza stampa della procura dopo l’operazione di ieri. La racconta oggi Il Fatto Quotidiano:

Dopo l’incontro con la stampa i carabinieri hanno fermato una persona. E hanno deciso di sentirla per sommarie informazioni: si tratta di Giada Giraldi, lavora nello staff di Luca Lanzalone, presidente dell’Acea e consulente per M5S sullo stadio, che figura tra gli arrestati.



Alla domanda del procuratore aggiunto Paolo Ielo di presentarsi prima dell’incontro stampa, la Giraldi aveva risposto di lavorare per un noto giornale online omettendo quale fosse il suo incarico nell’azienda municipalizzata. Purtroppo per lei, al suo fianco sedevauno dei carabinieri che hanno condotto l’indagine, che ha smascherato il bluff.

EDIT ore 14,18: Dagospia fa sapere come è andata la faccenda dell’articolo su Giada Giraldi e Luca Lanzalone:



La gente può millantare tutto quello che vuole in una conversazione privata, e noi non possiamo fare nulla per impedirlo. Ma quando sui giornali esce la frase ”non gli faccio scrivere neanche un pezzo di carta”, a quel punto possiamo farvi vedere come il pezzo di carta, anzi di web, sia tutto lì.

L’articolo in questione è stato modificato, è vero, ma solo nella frase che raccontava di una tresca tra Lanzalone (sposato) e tal Giada Giraldi, e solo dopo aver ricevuto una minaccia di querela dai suoi avvocati. Come sapranno molti colleghi giornalisti, una testata deve scegliere le sue battaglie. Portare avanti un costoso procedimento dall’esito incerto per tutelare la nostra libertà di scrivere di un presunto rapporto sentimentale, non vale la candela. Già spendiamo somme notevoli in avvocati e (a volte) in risarcimenti per poter continuare a essere mediamente liberi e ampiamente stron*i.

A onor del vero, va segnalato che la frase sui pezzi di carta è di Bisignani.

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