I social network hanno delle regole che, in alcune occasioni, mostrano dei veri e propri vulnus. È accaduto con Facebook (e gli altri dell’universo Meta), con Twitter e ora anche con la piattaforma più amata (almeno per ora) dai giovani della Gen Z. Policy che mettono in evidenza dei “comportamenti” che rischiano di avere un effetto boomerang. E proprio da qui parte lo sfogo dell’attore e comico Luca Bizzarri contro TikTok che ha deciso di segnalare un suo video con l’etichetta di ‘contenuto sensibile’.
Bizzarri, con un breve filmato pubblicato proprio sul suo profilo TikTok, ha deciso di raccontare cosa è successo qualche ora dopo aver pubblicato una video-riflessione sugli ultimi accadimenti in Iran, dove il regime ha deciso di procedere con le impiccagioni su pubblica piazza di tutti coloro i quali sono stati accusati di aver partecipato alle manifestazioni (quelle nate spontaneamente dopo l’uccisione di Mahsa Amini) contro le politiche repressive e i mancati diritti umani (per le donne e non solo) nel Paese.
“Volevo ringraziare TikTok, perché ho scoperto che se tu fai finta di fare yoga e mi sbatti la f*ga in faccia è tutto lecito. Se invece fai vedere un ragazzo iraniano appeso a una gru perché protestava in strada, allora quelli son ‘contenuti sensibili’. Ma vaffan*”.
Da dove arriva lo sfogo di Luca Bizzarri contro TikTok? In occasione del giorno di Natale, l’attore e conduttore ha deciso di dedicare una puntata social del suo podcast (“Non hanno un amico”) alle immagini che arrivano dall’Iran.
Mentre sin sottofondo scorreva la sua voce con il suo racconto, Bizzarri ha mostrato il video delle ultime parole di Majidreza Rahnavard, prima di essere impiccato – dopo sentenza lampo – in piazza a Teheran con l’accusa di aver partecipato alle manifestazioni contro il regime. E questo video, per via della crudezza delle immagini, è stato segnalato come “contenuto sensibile” da TikTok (riducendone la “portata” e l’engagement).