L'OREF boccia il bilancio consolidato del Campidoglio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-09-29

Il parere negativo è arrivato stamattina. Il problema risiederebbe nelle partite di riconciliazione dei bilanci tra Ama e Atac. In bilico la scadenza del 30 settembre. Lemmetti intanto accusa l’organo: “Fa politica”

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L’Organismo di Revisione Economica e Finanziaria ha bocciato il bilancio consolidato del Campidoglio. Lo scrive l’ANSA: il parere negativo sarebbe arrivato questa mattina in Commissione Bilancio. L’obiettivo dell’amministrazione Raggi era di approvare in aula entro domani il bilancio consolidato che annovera anche i conti in rosso di ATAC e anche il bilancio di AMA. Nel dicembre scorso l’OREF aveva bocciato anche il bilancio presentato da Mazzillo e Raggi. “Ricordo che il consolidato non ha influenza sui conti delle società, ha funzione puramente informativa come riportano gli stessi revisori nel parere”, ha commentato il presidente della commissione capitolina Bilancio, Marco Terranova.

L’OREF boccia il bilancio consolidato del Campidoglio

Alla commissione è presente anche l’assessore comunale al Bilancio Gianni Lemmetti, il nuovo acquisto della giunta che proviene da Livorno. Da una prima lettura il problema risiederebbe nelle partite di riconciliazione dei bilanci tra AMA e ATAC. La Segreteria generale del Campidoglio sta preparando le controdeduzioni. Il bilancio consolidato ha una funzione informativa e non ha influenza sui conti delle società, come riportano i revisori stessi dell’Oref. «Nelle conclusioni leggo che i revisori non ritengono che le risultanze espresse nel bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale situazione economico-finanziaria del gruppo Roma Capitale. Ci dicono in pratica che la delibera non fa una fotografia corretta dello stato del Campidoglio e delle sue aziende. Non si può andare in Aula così, spero che la discussione venga rinviata e si dia ai consiglieri il tempo di studiare il parere dell’Oref», dice la consigliera PD Valeria Baglio.
oref commissariamento
Federica Tiezzi, presidente dell’OREF, aveva parlato dei problemi di armonizzazione dei conti di ATAC in un’intervista al Messaggero, «La legge parla chiaro: nel bilancio consolidato non possono esserci contenziosi in atto tra il Comune e le sue partecipate. Invece oggi il Campidoglio ha ancora oltre 250 milioni di euro di crediti non riconosciuti verso le società che controlla al 100%. Sono nodi che vanno sciolti prima di approvare la manovra. Altrimenti il Comune rischia il commissariamento. Purtroppo al momento non ho riscontri sul fatto che il Campidoglio si stia muovendo per sanare questa falla».

L’approvazione del consolidato da parte della Giunta Raggi

La settimana scorsa il Comune di Roma aveva fatto sapere che la Giunta Raggi aveva approvato il bilancio consolidato in attesa della relazione dell’OREF: “Il conto economico consolidato si chiude con un risultato dell’esercizio di circa 64,5 milioni di euro. Su tale risultato incidono oltre 293 milioni di euro di rettifiche da consolidamento imputabili ad Atac e Ama, ovvero alla mancata riconciliazione delle partite debitorie e creditorie reciproche tra Roma Capitale e le sue partecipate e tra le società stesse. Lo stato patrimoniale si chiude con un patrimonio netto di 9,1 milioni di euro, su cui incidono rettifiche da consolidamento per oltre 90 milioni di euro”.

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Il nuovo assessore Gianni Lemmetti

«L’Organo di revisione, per i rilievi, le criticità e le osservazioni espresse nella presente relazione (…) non ritiene che le risultanze esposte in bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economico, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Amministrazione pubblica di Roma Capitale», ha scritto l’OREF nella sua relazione. Concludendo poi con l’invito al Campidoglio «alla verifica e al riscontro dei rapporti con le società partecipate».

Il M5S va in Aula contro il parere dell’OREF

A questo punto appare possibile che il bilancio consolidato non venga approvato entro il 30 settembre, come da limiti di legge e programmi M5S. Ma qui Lemmetti precisa: “Il parere dell’Oref sul consolidato di Bilancio non è vincolante, quindi andiamo in aula“. Il Comune di Roma, in caso di mancata approvazione entro i termini, non rischia il commissariamento ma soltanto, per ora, il blocco delle assunzioni e il divieto di stipula di contratti di servizio. Terranova riporta intanto le controdeduzioni della Ragioneria Generale alla relazione dell’OREF: “I revisori dicono che ‘le modalità di determinazione del valore di avviamento iscritto nel Bdap per 116,11 milioni di euro non sono esplicitate’. Questo però è assolutamente falso, dato che a pagina 62 della relazione fornita dalla Ragioneria all’Oref queste sono esplicitate. Non entro nel merito, ma l’Oref scrive una cosa e nelle controdeduzioni della Ragioneria vengono risolti tutti i rilievi avanzati dell’Oref, che ricordo è un organismo di supporto all’Assemblea. Per noi non ci sono quindi assolutamente ostacoli alla discussione in Aula”. Intanto Lemmetti su Facebook è passato all’attacco dell’OREF:
gianni lemmetti oref
«Ancora una volta, dunque, l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale – ha scritto Lemmetti – Così come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell’amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L’Oref esprime dunque pareri politici. Ma se i revisori vogliono fare politica devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale».

Lemmetti si arrabbia, il M5S lo segue

L’arrabbiatura di Lemmetti precede di poco quella del capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, che su Facebook attacca frontalmente l’OREF: «L’Oref, che dovrebbe essere super partes, esprime giudizi politici e rilascia dichiarazioni alla stampa. Il parere dell’Organo di revisione del Campidoglio non è vincolante, noi andiamo avanti forti del fatto che la relazione della ragioneria smentisce e risolve tutti le eccezioni sollevate dall’Oref. Ricordiamo ai revisori che l’art.240 del Tuel stabilisce che debbano rispondere della veridicità delle loro attestazioni e adempiere ai loro doveri con la diligenza del mandatario. Al secondo comma dello stesso articolo si legge che devono inoltre ‘conservare la riservatezza su fatti e documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio. Stiamo facendo bene e non sarà certo un parere scorretto e non vincolante a fermare la rinascita di Roma. La rivoluzione a 5 Stelle non si fermerà».
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“#Raggi e #Lemmetti a ripetizione di matematica.Non c’è due senza tre, anche stavolta conti capitolini bocciati dall’#Oref”, scrive invece su Twitter Marco Palumbo, consigliere capitolino PD. Per quanto riguarda le criticità segnalate dall’OREF, le maggiori sono tre: l’Oref scrive che “le modalità di determinazione del valore di avviamento iscritto nel Bdap per 116.611.325 euro non sono esplicitate”. Parere che però viene contestato dalle controdeduzioni della ragioneria generale. Ma i revisori affermano anche che “le operazioni di riconciliazione infragruppo eseguite per la predisposizione del bilancio consolidato del 2016 sono incomplete”. Infine le poste creditorie e debitorie vengono valutate dall’Oref “non correttamente correlate con i rispettivi ricavi e costi”.

Video: Quando Virginia Raggi diceva: «Bisogna ascoltare i revisori contabili»

 

“Ritengo non giustificabile il giudizio finale a cui è pervenuto il collegio. L’Assemblea Capitolina ha approvato il rendiconto 2016 e le risultanze sono riportate nel bilancio consolidato che è una rappresentazione dei valori già deliberati da questa assemblea che devono essere integrati, consolidati con le società”, ha risposto il ragioniere generale del Campidoglio, Luigi Botteghi, illustrando le controdeduzioni al bilancio consolidato 2016 dopo che i revisori dei conti hanno dato parere non favorevole al testo. “L’obbligo di riconciliazione (delle poste contabili, ndr) – ha aggiunto – è stato sancito con un decreto legge del 2012, tale prescrizione è stata puntualmente disattesa negli anni. Solo quest’anno con bilancio consolidato si è dato inizio alla vera a propria attività di riconciliazione”.

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