Lombardia, i bimbi non vaccinati fuori dall'asilo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-09-05

Niente proroga di 40 giorni per i bambini lombardi non vaccinati che frequentano gli asili: saranno allontanati dai nidi e dalle scuole di infanzia se i genitori non avranno presentato entro il 11 settembre la documentazione richiesta. I bambini allontanati potranno però accedere a un ‘Percorso formale di recupero dell’inadempimento’ che, in 40 giorni, consentirà …

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Niente proroga di 40 giorni per i bambini lombardi non vaccinati che frequentano gli asili: saranno allontanati dai nidi e dalle scuole di infanzia se i genitori non avranno presentato entro il 11 settembre la documentazione richiesta. I bambini allontanati potranno però accedere a un ‘Percorso formale di recupero dell’inadempimento’ che, in 40 giorni, consentirà loro di mettersi in regola e riprendere la frequenza. E’ quanto scritto in una lettera che l’assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera invierà nel pomeriggio ai ministri alla Salute Beatrice Lorenzin e all’Istruzione Valeria Fedeli, annunciando la firma di un decreto. “Avremmo voluto dare 40 giorni di tempo affinché nessun bambino restasse fuori da scuola e si desse la possibilità ai genitori con più dubbi o resistenze di poter accedere a un percorso di recupero dell’inadempimento, li daremo ugualmente per garantire il vero obiettivo della legge sui vaccini che – dice Gallera – è raggiungere la massima copertura vaccinale”.
assessore gallera lombardia vaccini
“Regione Lombardia – ha detto l’assessore – dal principio crede e si è impegnata per convincere le famiglie che vaccinarsi sia l’unica scelta responsabile per i propri figli e per la comunità, tanto che nell’aprile scorso, grazie alla comunicazione ai pediatri dell’elenco dei bambini non vaccinati, è stato recuperato il 10 per cento di questi. Per questo motivo, e per colmare alcune lacune e rigidità del percorso transitorio della legge sui vaccini, presenti nella Circolare ministeriale del 16 agosto, avevamo proposto al ministro Lorenzin un’interpretazione della norma, costituzionalmente orientata ai principi ragionevolezza, che equiparava la semplice prenotazione della vaccinazione con la conclusione del percorso di recupero dell’inadempimento, dando cosi’ la possibilità a nessun bambino di venire escluso da scuola neppure per pochi giorni”. “Con soddisfazione – ha aggiunto – abbiamo constatato che le nostre osservazioni hanno spinto i due Ministeri, della Salute e dell’Istruzione, a emettere una nuova Circolare, quella del 2 settembre, che ha introdotto metodi semplificati per le famiglie, come la prenotazione via mail e telefonica delle vaccinazioni e la presentazione dell’autocertificazione”. “Verificato, però, che la nostra offerta interpretativa – ha proseguito – non ha trovato, purtroppo, il pieno accoglimento e che il provvedimento da noi definito non e’ estensibile alle scuole dell’infanzia (che devono uniformarsi alle indicazioni statali), per evitare confusione alle famiglie, abbiamo ritenuto di mantenere un’omogeneità del percorso attuando anche per i Nidi le indicazioni previste per la Scuola dell’infanzia, evitando, quindi, disparità di trattamento”. “Ritenendo, comunque – ha concluso Gallera -, che nelle indicazioni ministeriali permanga un vuoto riguardo alla possibilità di recuperare nel minor tempo possibile gli inadempienti e convincere le famiglie più restie a vaccinare i propri bambini, Regione Lombardia ha deciso di mantenere attivo il ‘Percorso di recupero dell’adempimento’. Un percorso che formalizzeremo per decreto, nei prossimi giorni, che consentirà, ai genitori che non avendo presentato la documentazione, l’11 settembre vedranno i loro bambini allontanati dalle scuole, di partecipare ad un’azione di recupero. Un’azione da espletarsi in un massimo di 40 giorni che, attraverso colloqui approfonditi con i nostri esperti, dia loro la possibilità di mettersi in regola e, ai propri figli, di essere immediatamente riammessi alla frequenza scolastica”.

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