Tutte le domande che Lilli Gruber non ha fatto a Davide Casaleggio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-04-07

Ieri per la prima volta abbiamo sentito Davide Casaleggio parlare in televisione. Il ragazzo era comprensibilmente emozionato ma – grazie alla complicità di Lilli Gruber – è riuscito a parlare del nulla per mezz’ora. Ecco alcune domande cui avrebbe potuto rispondere ieri sera (ma che purtroppo non gli sono state fatte)

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Ieri Davide Casaleggio è apparso per la prima volta in televisione e abbiamo così scoperto che anche il figlio del guru del MoVimento 5 Stelle è dotato della capacità di parlare. Pare che per questa fatidica intervista Casaleggio Junior si sia preparato per quattro ore con l’esperto della comunicazione pentastellata Rocco Casalino. A giudicare da quello che abbiamo visto ieri sera quello dell’ex concorrente del Grande Fratello non è stato poi un grande lavoro perché Casaleggio ha molto annaspato ieri sera. Questo nonostante Lilli Gruber abbia fatto di tutto per metterlo a suo agio e abbia addirittura invitato in trasmissione Gianluigi Nuzzi e Domenico De Masi, due persone che certamente non sono ostili al M5S che saranno entrambi al convegno organizzato dall’Associazione Gianroberto Casaleggio.

Qual è il ruolo di Davide Casaleggio nel M5S?

Davide Casaleggio, Presidente della Casaleggio Associati, Presidente dell’Associazione Rousseau e “tecnico informatico” del MoVimento (secondo lo Statuto è lui ad avere le chiavi della piattaforma di voto del M5S) fin dall’inizio ha fatto capire che genere di intervista sarebbe andata in onda. Quando la Gruber ha detto che la Casaleggio Associati è l’associazione di riferimento del MoVimento 5 Stelle Casaleggio Jr. l’ha prontamente interrotta per puntualizzare che è l’Associazione Rousseau ad “occuparsi” del MoVimento 5 Stelle. Certo il sistema operativo Rousseau è una creazione della Casaleggio ma questo è solo un dettaglio. La Casaleggio Associati invece “si occupa di strategie di Rete per i propri clienti”, ma quando la la Gruber chiede se la Casaleggio si occupa del blog di Grillo il giovane guru balbetta «si occupa l’associazione Rousseau del blog delle Stelle di Rousseau e di tutto cio che… che ruota attorno al MoVimento 5 Stelle». Per chi non lo sapesse il Blog delle Stelle non è uno dei soprannomi del sito che si può consultare al dominio beppegrillo.it, quel sito è – nelle parole di Gianroberto Casaleggio – “il blog cui ho dedicato molto del mio tempo ogni giorno negli ultimi 11 anni” ma è il sito blogdellestelle.it. Visto che però Grillo qualche tempo fa ha detto di non essere gestore o autore del blog un giornalista serio avrebbe se non altro chiesto chi materialmente lo fa. Ad esempio è noto che è la Casaleggio Associati a gestire la raccolta pubblicitaria del blog “di Grillo” il che porta a concludere che tra i clienti della Casaleggio Associati c’è anche il blog di Beppe Grillo (che si appoggia allo stesso registrar del sito della Casaleggio). Non si sa poi chi materialmente si occupi della gestione perché dell’Associazione Rousseau fanno parte – oltre a Davide Casaleggio – Max  Bugani e David Borrelli. Curiosamente poi la sede dell’Associazione Rousseau è al civico 6 di via Gerolamo Morone a Milano che è lo stesso indirizzo della Casaleggio Associati. Uno degli uomini chiave della Casaleggio – Pietro Dettori – è attualmente responsabile editoriale di Rousseau. Qualcuno avrebbe potuto far notare queste continuità tra Casaleggio Associati e Rousseau o almeno chiedere chi ha deciso che Davide Casaleggio doveva ereditare anche il ruolo del padre in seno al M5S. Sarebbe bastato suggerire che Davide Casaleggio di fatto – in virtù del suo ruolo di Presidente dell’Associazione Rousseau – controlla il MoVimento e non è stato eletto da nessuno dei portavoce. Evidentemente si è preferito non mettere ulteriormente in difficoltà il buon Davide con domande così precise. Chissà perché la Gruber non ha chiesto conto del network di notizie pseudoscientifiche e clickbaiting messo in piedi dalla Casaleggio e costituito da siti come TzeTze e la Fucina.
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Le non- risposte di Davide Casaleggio

Forse ieri Davide Casaleggio era troppo nervoso per poter rispondere a domande troppo complesse ma chi ha visto l’intervista ha avuto l’impressione che pur sapendo in anticipo le domande che gli sarebbero state fatte il giovane guru è riuscito nella difficile impresa di non riuscire a dare le risposte che avrebbe dovuto dare. Non proprio l’atteggiamento di un genio della comunicazione, ma del resto anche il padre – che viene dipinto come un visionario, come l’uomo che ha rivoluzionato la politica e l’Internet italiano riuscendo a capire il futuro prima degli altri ma che in realtà dietro di sé ha lasciato qualche video apocalittico e alcuni aforismi di una banalità disarmante. Bisogna capire Casaleggio Junior: è difficile essere all’altezza di cotanto genitore. Ma il trucco è semplice: basta non rispondere alle domande, lasciarle cadere nell’aria o rispondere ad altro. Questa lezione Davide l’ha assimilata benissimo. Prendiamo una domanda di quelle che si fanno per rompere il ghiaccio, Casaleggio ha appena finito di spiegare che è importante lavorare “sull’innovazione” per non rimanere indietro per capire in che direzione stano andando il Mondo e la tecnologia. La Gruber chiede “Secondo lei in che direzione sta andando il Mondo?” che all’interno discorso politico è l’equivalente del “descrivi quello che vedi dalla tua finestra” dei temi delle elementari. La non-risposta di Casaleggio arriva subito: «In ogni contesto ci sono varie direzioni ed è questo che vogliamo esplorare sabato ed è per questo che abbiamo vari specialisti leader nei loro settori». La visione politica di Davide Casaleggio non è pervenuta, quella del padre, che annunciava guerre, carestie e l’avvento della singolarità, è scomparsa completamente. Passiamo ad un’altra domanda: “come sarà selezionata la vostra classe dirigente?”, domanda che il giovane guru reputa non pertinente perché lui voleva parlare del convegno di sabato ad Ivrea. I 5 Stelle lodano Putin, sognano la sovranità nazionale e monetaria, sono per i dazi commerciali e ammirano Trump (non tutti i giorni), Casaleggio sembra non avere alcuna idea del fatto che il “suo” partito ha già preso delle posizioni su quello che dovrebbe essere il Mondo. Non sappiamo se gli androidi sognano pecore elettriche ma qualche dubbio che Davide Casaleggio sogni solo algoritmi blockchain ci è venuto. In confronto ad altri politici – a 5 Stelle e non – esperti dell’arte della fuga Casaleggio è un vero fuoriclasse.

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Il post pubblicato ieri sera sul blog di Beppe Grillo

Ma se decide tutto Grillo a cosa serve Rousseau?

Dopo aver cantato le magnifiche sorti e progressive della democrazia diretta Casaleggio è chiamato a rispondere della decisione presa da Grillo di annullare le votazioni che si sono svolte sulla piattaforma creata da Gianroberto Casaleggio e da lui gestita. Grillo ha infatti deciso di togliere il simbolo a Marika Cassimatis annullando l’esito del voto degli iscritti.

In un movimento così aperto è necessario avere la figura di Garante che faccia da garante per tutto il movimento. È giusto che intervenga nei momenti in cui ritiene che le scelte che vengono condotte o alcune occasioni che possono capitare al movimento possono creare danno al movimento. Grillo in quanto garante ha attuato una sua prerogativa di poter tutelare il movimento da una serie di attacchi o potenziali problemi che il movimento potrebbe avere.

A parte il fatto che sembra che Casaleggio creda che Grillo abbia dei poteri divinatori e che sia in grado di prevedere il futuro (come suo padre del resto) la cosa divertente è che oggi Grillo – che in un primo momento aveva detto tutt’altro – si è difeso spiegando di aver annullato quella votazione perché non si sarebbe svolta secondo i termini previsti dal regolamento. Chi avrebbe dovuto vigilare? Il gestore della piattaforma Rousseau ovvero proprio Casaleggio. La Cassimatis non potrà però partecipare a nuove votazioni perché nel frattempo è stata espulsa. La Gruber avrebbe potuto chiedere quali sono questi presunti “attacchi” che il Garante ha ravvisato e perché ha deciso di aprire la consultazione sulla presentazione della lista Pirondini a Genova a tutti gli iscritti e non solamente ai genovesi. Anche di questa decisione chi gestisce Rousseau deve e può essere ritenuto responsabile, visto che Grillo è solo il Garante. Oppure avrebbe potuto ricordare i numerosi casi in cui il potere di Grillo di prevedere “gli attacchi” si è scontrato con la realtà delle sentenze dei tribunali. Poco dopo però, quando la Gruber gli chiede se è lui il Capo Politico del MoVimento Casaleggio ribadisce che il Capo Politico del M5S è Beppe Grillo mentre il suo è quello di semplice progettista del sistema operativo. In studio – per non mettere in crisi Casaleggio – nessuno ha fatto notare che o Grillo è il Garante o è il Capo Politico e la Gruber si è guardata bene da chiedere in che modo è stato deciso che Grillo è il Capo del partito. La Gruber avrebbe potuto anche chiedere qual è la natura dell’Associazione Movimento 5 Stelle che controlla il MoVimento 5 Stelle e qual è il rapporto che intercorre tra quell’associazione e quella di Casaleggio. Se davvero Davide Casaleggio non ha alcun ruolo politico perché si incontra con i portavoce pentastellati?
 
 

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