Lifeline: Gregorio De Falco spiega che Salvini e Toninelli hanno torto

Il senatore M5S: “L’Italia non può sequestrare un nave in acque maltesi”.

Gregorio De Falco, senatore del MoVimento 5 Stelle ed indiscusso esperto della tematica, rilascia oggi un’intervista al Fatto Quotidiano nella quale spiega che l’Italia non può sequestrare una nave in acque maltesi. Il riferimento è a Lifeline e alla polemica con Malta che hanno fatto scoppiare ieri i ministri Toninelli e Salvini:



Capitano, nessun dubbio?
Certamente no. Tanto più se la nave attraccherà in un porto di Malta, in quel caso la giurisdizione sarebbe maltese. Altro è se si trovasse in acque internazionali, la ong sarebbe soggetta all’inchiesta di bandiera di ogni nave da guerra.

Cioè?
Una nave da guerra riceve il saluto dalla mercantile che mostra la propria bandiera. Se ci sono fondati motivi per ritenere che non sia genuino il collegamento fra nave e bandiera esposta, la nave da guerra può avviare una inchiesta. Stessa cosa se l’incontro avvenisse in acque internazionali ma in zona sottoposta all’autorità maltese per il soccorso e ricerche.



Nulla a che vedere con il diritto a sequestrare la ong come afferma Salvini?
Il fermo o il dirottamento della nave in un porto possono essere misure strumentali per approfondire l’indagine. Da quanto mi risulta il numero Imo e l’Mmsi della Lifeline, quello che ogni nave possiede, riporta ai registri olandesi.



Gli olandesi smentiscono…
Può trattarsi di un errore, o che questa tipo di imbarcazione non sia da iscriversi nei registri, per dimensioni o destinazione d’uso. Da quello che mi risulta non si tratta di una nave “pirata”ma di una nave che batte bandiera olandese noleggiata da una Ong.

Leggi sull’argomento: Lifeline, la disumanità di Malta e quella di Toninelli