Il libro di Di Battista in uscita per l'editrice di Berlusconi

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Il prestigioso esponente del M5S sceglie la Rizzoli, di proprietà della Mondadori, per il suo prestigioso ultimo tomo

Alessandro Di Battista, prestigioso esponente del MoVimento 5 Stelle, ha un libro in uscita come tutti i very vip. Il suo primo tomo (“Sicari a 5 euro”) venne editato dalla Adagio, di proprietà della Casaleggio Associati, ma per questo volume Di Battista si è affidato a una società editrice di maggior peso: la Rizzoli. E di chi è la Rizzoli? La Rizzoli è stata rilevata dalla Mondadori, di cui la famiglia Berlusconi è azionista di maggioranza tramite il gruppo Fininvest con il 50,39%. Di Battista ha annunciato che sabato 26 avrà luogo la prima presentazione di “A testa in su, investire in felicità per non essere sudditi“:



Sabato 26 mattina presenterò “A testa in su” il libro che ho scritto e che uscirà in libreria il 24. È un libro sulla sovranità a cui tengo moltissimo. Vi aspetto il 26 alle 11.30 alla libreria Feltrinelli (via Appia Nuova, 427). Con me ci sarà Pietrangelo Buttafuoco un giornalista che stimo moltissimo.


Ma cosa si dice nel libro? “Oggi indignarsi non basta più. Occorre un’ondata di partecipazione alla vita politica, uno tsunami di interesse per tutto quel che è comune. Occorre cospirare. Non solo votare, ma partecipare”, afferma ad esempio nel libro che sarà presentato a Roma sabato prossimo alle 11,30 alla libreria Feltrinelli di via Appia Nuova 427 con Pietrangelo Buttafuoco. Attraverso molti incontri – con Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo e migliaia di persone – e altrettanti scontri – con i partiti e la stampa – Di Battista spiega le ragioni della sua scelta, le posizioni del Movimento e le regole che si è dato “per non farsi travolgere dalla spirale del potere e agire nell’interesse della collettività”. Il leader delle piazze d’Italia si racconta per la prima volta in questo libro “chiamando a raccolta – si legge nell’invito alla presentazione del libro- i cittadini per scardinare le regole sporche del sistema, perché la battaglia non è tra destra e sinistra ma tra chi si china e chi cammina a testa in su”. Di Battista chiama la gente comune alla partecipazione alla vita pubblica. Invita a “mettersi in viaggio e andare a scoprire il Paese reale, piazza dopo piazza”, come ha fatto nella lunga estate del 2016. Ma questa è stata solo l’ultima di molte partenze – verso l’America Latina, il Guatemala, il Congo – che Di Battista ha intrapreso nella sua vita, anche prima di entrare nel Movimento. “A testa in su” invita “a riappropriarsi della propria vita sociale”. È “un appello a mettersi in gioco per sostituire il politico di professione con il cittadino responsabile”. È “una chiamata a mettersi in viaggio per scardinare le regole sporche del sistema, riprendendosi, da cittadini, la sovranità del Paese”. Nella convinzione che “la battaglia del presente, e del futuro, non sarà tra destra e sinistra ma tra chi si china e chi cammina a testa in su”.



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