Le curiose affinità tra la Ryder Cup e il No alle Olimpiadi

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-02-09

La vicenda dell’emendamento con la fideiussione da 97 milioni per la Ryder Cup dimostra una volta di più che fare demagogia populista è uno sport praticato da tutte le forze politiche, anche da quelli che sul No alle Olimpiadi criticavano la Raggi di non avere coraggio

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Vi ricordate di quando Virginia Raggi disse No alle Olimpiadi di Roma 2024? Dopo la decisione della sindaca della Capitale di ritirare la candidatura di Roma dalla corsa per i Giochi Olimpici, che dovevano ancora essere assegnati, i critici spiegarono che così facendo l’amministrazione comunale dichiarava la resa nei confronti dei palazzinari e degli speculatori certificando l’impossibilità di tenere a freno e controllare i fenomeni di corruzione. Matteo Renzi parlò di un’ammissione di incapacità da parte della giunta Cinque Stelle dicendo che «Non si fermano le grandi opere ma si fermano i ladri. Se invece dici di no, hai paura, ti fermi davanti una grande sfida e preferisci non metterci la faccia hai sbagliato mestiere». Il PD all’epoca scese compatto in campo parlando di occasione persa per il Paese, perché le Olimpiadi non sono solo un grande evento sportivo ma anche un evento che è in grado di creare occupazione e rilanciare l’economia. Evidentemente però il PD ha imparato la lezione e ora si sta comportando allo stesso modo con un altro evento sportivo: la Ryder Cup di golf.
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La storia dei 97 milioni che il Governo “regala” ai golfisti

La Ryder Cup è la competizione sportiva più seguita a livello mondiale dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio e Roma si è aggiudicata l’edizione 2022 del torneo che vede sfidarsi Europa e Stati Uniti. È la terza volta (dopo il 1997 in Spagna e l’edizione che si terrà nel 2020 in Francia) che il match verrà giocato in un paese non britannico. Il golf però non è decisamente uno sport popolare e quindi  il Parlamento ha bocciato già due volte (la prima nel novembre 2016 la seconda ieri) emendamenti alla legge di bilancio e al decreto “Salva Banche” per approvare una fideiussione da 97 milioni a garanzia della Ryder Cup Europe LLP, la società che organizza l’omonima competizione golfistica sul suolo europeo. Non sono però soldi che lo Stato avrebbe dato agli organizzatori ma solo di una garanzia bancaria, il che significa che qualora gli organizzatori non fossero stati in grado di pagare allora lo Stato sarebbe dovuto intervenire per pagare. Ad oggi quindi quei 97 milioni non sono soldi che il Governo ha dato – e quindi speso; a farsi garante è il Credito Sportivo. Sulla Stampa di oggi Guglielmo Buccheri spiega che quasi la metà dei 97 milioni di euro è coperta grazie ad un accordo per la concessione dei diritti televisivi mentre 56 milioni dovrebbero arrivare grazie a sponsorizzazioni e introiti locali.

dei 97 milioni di euro richiesti come garanzia, 41 già coperti da un accordo con l’advisor Infront per la concessione dei diritti televisivi. La parte restante (56 milioni) sarà assicurata da introiti locali, sponsor e aumento
dei tesserati: in questo modo, racconta Kpmg Advisory, alla fine degli 11 anni di progetto tutto sarà sostenibile senza dover intaccare le garanzie offerte dal governo, con 487,4 milioni di entrate derivanti dagli impatti diretti
e dagli eventi connessi.

Sul sito della Federgolf, la manifestazione «ha portato circa 100 milioni di Sterline di entrate a Gleneagles e alla Scozia; la Ryder Cup 2012 ha infatti generato all’economia locale di Chicago entrate per circa 130milioni di sterline. Come il Medinah Country Club, anche il MarcoSimone Golf & Country Club si trova in una delle più grandi aree metropolitane del mondo, Roma.La Ryder Cup 2014 è stata l’edizione con la maggior copertura mediatica di tutti i tempi con oltre 53 emittenti televisive che hanno trasmesso l’evento in oltre 192 Paesi». Ma esattamente come per le Olimpiadi è impossibile avere la certezza di un ritorno economico anche perché la Federgolf non ha rilasciato dichiarazioni riguardo gli stanziamenti inseriti o le strutture e i lavori da realizzare anche se è certo che l’impianto dove si svolgeranno i match – il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio – dovrà essere ristrutturato e adeguato agli standard della Ryder Cup.
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Il populismo della senatrice PD sulla Ryder Cup

Detto questo stupisce l’uscita della Senatrice Dem Lucrezia Ricchiuti che ieri su Facebook – in un impeto di populismo e analfabetismo economico – spiegava che quei 97 milioni di euro che non saranno stati spesi se gli organizzatori saranno in grado di onorare il debito con il Credito Sportivo è meglio utilizzarli per ristrutturare strutture sportive pubbliche e costruirne di nuove. Ricchiuti invita gli imprenditori italiani che vogliono organizzare la Ryder Cup a “organizzarlo con i propri soldi”. In un commento successivo Ricchiuti ci spiega che se la manifestazione sportiva fosse davvero business allora non servirebbe la garanzia, il che la dice lunga sulla comprensione dei meccanismi economici di base che regolano gli investimenti finanziari.

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“se fosse business non occorrerebbe la garanzia”

Curiosamente il pensiero della senatrice è diametralmente opposto a quello del suo compagno di partito Nicola Latorre che ha dichiarato in  una nota:

L’errore di inserire l’emendamento sulla Ryder Cup nel decreto Banche non deve indurre in alcun modo a trascurare l’importanza di questo evento. La gara di golf che si terrà nel 2020 avrà una ricaduta sul nostro Paese in termini economici e di immagine e produrrà crescita sociale, culturale ed economica. Non siamo un partito di golfisti ma vogliamo bene all’Italia

Mentre Michele Emiliano parla di “partito dei golfisti”
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Quei soldi non sono stati tolti ai terremotati, ai bambini malati, alle scuole o agli ospedali  come sostengono M5S e Lega Nord (che dovrebbe essere l’ultimo partito a preoccuparsi di un problema del genere) per il semplice motivo che quel denaro non è stato dato a nessuno, questo significa il termine “garanzia bancaria”. E ovviamente tutti si dovrebbero augurare che l’evento vada bene non che fallisca perché così i “ricchi del golf” imparano a fare le cose “con i soldi di Pantalone”. Naturalmente proprio come diceva Renzi qualche tempo fa è più facile fare demagogia populista che affrontare i problemi, ed è divertente notare come anche il PD stia sposando la linea a Cinque Stelle. Certo che se il Governo imparasse a trovare un modo per dare la garanzia alla Ryder Cup con emendamenti ammissibili forse la situazione migliorerebbe.

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