Laura Castelli: dalle mail a Supernova al posto in ministero

Aldo Grasso all'attacco del cursus honorum della grillina già destinata alle infrastrutture

Aldo Grasso nella sua rubrica Padiglione Italia sul Corriere della Sera oggi si occupa di Laura Castelli, quasi-ministra alle Infrastrutture sorpassata all’ultimo momento da Danilo Toninelli dopo la scoperta delle sue email a Supernova e oggi di nuovo in corsa per un posto da sottosegretaria o viceministra:



Nonostante Bruno Vespa le avesse amabilmente rivolto una battuta («Lei alle Infrastrutture sarebbe come Dracula alla guida dell’Avis»), pareva che la strada fosse spianata. Fra i due c’era empatia. Poi qualcosa,in questa allegria di naufraghi, deve aver rovinato i piani. Pare che in passato la deputata torinese sia stata l’autrice di email non proprio simpatiche nei confronti dei dioscuri pentastellati, Di Maio e Dibba, e quando si apre una voragine il passato non passa mai.

Di lei si ricordano: la surreale discussione sull’euro da Lilli Gruber (presente Cottarelli), la memorabile gaffe a un convegno dei Dottori Commercialisti dove involontariamente ha confessato di aver fatto esercizio abusivo della professione. E altro ancora.



In Parlamento ha dichiarato, in maniera un po’ ambigua, di voler usare l’olio di ricino, ha utilizzato il gesto dell’ombrello e nel salotto di «Agorà» ha sostenuto che i dipendenti pubblici in sciopero sono pagati dallo Stato («Non è uno sciopero volontario, è uno sciopero pagato con i soldi pubblici»). Perfetta per un ministero. Basta aspettare. È il cambiamento, bellezza, e noi non ci possiamo fare niente.



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