L’appello di Pif al PD: alleati con il M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-03-09

Pierfrancesco Diliberto lancia un appello al Partito Democratico su Facebook

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Fare un’alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle, “non penso sia facile”, tuttavia “dal punto di vista morale, è obbligatorio provarci”. E’ questo, in sintesi l’appello che il noto conduttore televisivo Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, lancia al Pd, con un post su Facebook. Il regista di “La mafia uccide solo d’estate”, ricorda ai dem riottosi a dialogare con Luigi Di Maio l’esperienza della scorsa legislatura: “Ma avete fatto un governo con Angelino Alfano, con Denis Verdini, il patto del Nazareno con Berlusconi. Per il bene del paese, non voglio entrare nel merito. Ma nella coalizione – continua Pif – avete Pierferdinando Casini: provate a chiedergli cosa pensa di Totò Cuffaro, e poi capite con quale pensiero politico vi siete associati. E adesso fate storie per il Movimento 5 Stelle?”.

“Faccio un ragionamento a voce alta – dice il conduttore televisivo -: il Partito Democratico pare non voglia sostenere il Movimento 5 Stelle. Ora, prima delle elezioni, erano gli stessi componenti del Partito Democratico a invitare a votare Pd anche perché non bisognava lasciare il paese alla destra. Era un pericolo, che è esattamente il rischio che stiamo correndo ora. Il Movimento 5 Stelle – osserva Pif – ha varie anime. C’è l’anima di Alessandro Di Battista, che mi sembra uno di sinistra deluso dalla sinistra. Di Maio mi sembra un moderato, non mi sembra un estremista. Ma c’è anche la Lombardi, che si candida alla presidenza della regione Lazio con lo slogan ‘più turisti, meno immigrati’. A livello europeo si sono alleati con l’estrema destra, quindi non è completamente campata in aria un’alleanza Movimento 5 Stelle e Lega. E quindi destra”. Pif conclude lanciando un appello vero e proprio al Nazareno: “E’ arrivato il momento di mettere l’orgoglio da parte e ricordarvi in che condizioni è questo paese. Ovviamente non riuscirete a trovare tanti, troppi punti in comune. Ma quelli essenziali sì, esattamente come si è fatto con Berlusconi, Alfano e Verdini. Cioè avete ritenuto alcuni punti importanti per il paese, senza compromettere la vostra identità. Quindi perchè non farlo con il Movimento 5 Stelle? Non penso che sia facile ma penso che, dal punto di vista morale, sia obbligatorio provarci”.

Leggi sull’argomento: La guerra dei sondaggi per il governo PD-M5S

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