La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il Natale

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-11-27

Dopo la bufala della mostra di crocifissi a Firenze un’altra emergenza democratica per i valori della cristianità viene lanciata sulla pelle dei bambini. Coincidenze?

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La via della cristianità, si sa, è irta di bufale. E di solito si moltiplicano con l’avvicinarsi delle feste natalizie, come la scuola di Firenze che avrebbe annullato la visita alla mostra per i crocifissi, non a caso portata alla “luce” si fa per dire dalla Nazione, che aveva parlato qualche tempo fa anche del tumore curabile del Papa poi scopertosi inesistente. Ed oggi il Giorno, quotidiano dello stesso gruppo editoriale che pubblica la Nazione, ci racconta un’altra storia del genere, con protagonista l’Istituto comprensivo Garofani (che ingloba scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) di Rozzano nel milanese.

La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il Natale

Nella scuola il dirigente scolastico reggente Marco Parma ha deciso, secondo il racconto del Giorno, di cancellare il Concerto di Natale e di rimuovere i crocifissi dalle aule.  che Una doppia scelta che ha provocato la reazione indignata dei genitori degli studenti, motivata dalla volontà di applicare, scrive il Giorno, “una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi”. Ma basta leggere perbene il racconto per scoprire che le cose sono diverse da come le raccontano. La Festa musicale di Natale – appuntamento che negli ultimi anni si è tenuto al Teatro Fellini di Rozzano, fatto di canti e cori, natalizi e non, e frutto del lavoro dei bambini – è stata rinviata a gennaio e tramutata in Festa d’Inverno. E ad alcuni genitori, che oltre a canzoni come Jingle Bells’, hanno chiesto di inserirne con caratteristiche più religiose Tu scendi dalle stelle, il preside Parma – già candidato sindaco per una lista civica e per il MoVimento 5 Stelle – ha replicato con un secco ‘no’. Secondo il Giorno “in nome della laicita’ della scuola pubblica”. Perché lo spostamento della festa? La vicepreside Ornella Godi ha così replicato: “Per evitare strumentalizzazioni. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo. Niente Tu scendi dalle stelle’ ma nemmeno Jingle Bells”. Intanto, alcuni genitori avrebbero già palesato l’intenzione di boicottare la festa. Quella sui crocefissi rimossi però è una mezza bufala: attualmente nelle aule non ci sono da tempo: “un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta”, ha fatto sapere Parma. La vicepreside, invece, spiega “che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano”.

Scende in campo Matteo salvini

Nel frattempo è sceso in campo Matteo Salvini.  In diretta a Radio Padania il leader della Lega ha cercato di rintracciare telefonicamente il preside reggente, Marco Parma, dopo aver mandato in onda la canzone ‘Tu scendi dalle stelle’. A rispondere al segretario della Lega è stato solo il direttore amministrativo della scuola di Rozzano, che pacatamente ha sostenuto che sulla vicenda “i giornalisti hanno mescolato un po’ le situazioni”, promettendo a breve “un comunicato stampa” del preside. “Pensate quelli dell’Isis se ci stanno ascoltando quanto ci prendono per coglioni”, ha concluso Salvini, che alla fine del giro di telefonate in diretta non è riuscito a parlare con il preside. Nel frattempo, e in attesa del comunicato, è necessario far notare che anche alla scuola di Firenze era stato un membro del consiglio d’istituto, arrivato in ritardo alla riunione, a raccontare alla stampa della presunta – e poi rivelatasi falsa – decisione di bandire la visita per i crocifissi. L’impressione insomma è che più che difendere la cristianità, i luoghi di incontro tra genitori e responsabili scolastici siano diventati i posti in cui si fa propaganda politica inventandosi emergenze inesistenti. Sulla pelle dei bambini, ma questo – per chi è senza scrupoli – è secondario.
Edit: Marco Parma, come promesso, interviene sulla storia:

“Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi e a me interessa che a scuola ogni momento sia condivisibile per tutti e che nulla possa creare imbarazzo o disagio a qualcuno”. Lo ha detto il preside dell’Istituto Garofani di Rozzano, Marco Parma, finito nella bufera per aver rinviato la festa prenatalizia delle elementari. “Prima di tutto non era un Concerto di Natale ma un Concerto di inverno e si svolgerà 21 gennaio – ha detto – Poi non ho rimosso alcun crocifisso perchè nelle aule non ci sono più da anni”.

 

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