La vera storia del testa a testa tra Bonucci e Rizzoli

di Luca Conforti

Pubblicato il 2016-03-21

Dopo il derby con il Torino vinto dalla Juventus per 4 a 1 sta suscitando molto clamore soprattutto su internet questo frame di un presunto testa a testa fra il giocatore Bonucci e l’arbitro Rizzoli. Ad esempio c’è chi scrive: Ancora più assurda è la reazione di Bonucci che, come suo solito, prima prende di …

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Dopo il derby con il Torino vinto dalla Juventus per 4 a 1 sta suscitando molto clamore soprattutto su internet questo frame di un presunto testa a testa fra il giocatore Bonucci e l’arbitro Rizzoli.
bonucci rizzoli
Ad esempio c’è chi scrive:

Ancora più assurda è la reazione di Bonucci che, come suo solito, prima prende di petto il giudice di porta urlandogli a pochi centimetri dalla faccia con fare e tono minaccioso, poi addirittura fa un testa a testa con l’arbitro Rizzoli urlandogli contro. Gesto per cui molti giocatori in passato hanno avuto pesanti sanzioni, in campo e fuori. Invece niente, Rizzoli continua a camminare ammonendo solo dopo svariati secondi Bonucci visto il reiterarsi delle sue polemiche sempre in tono minaccioso. Ma è possibile che ai giocatori della Juve sia concesso tutto?

Ma l’immagine che mostra il “testa a testa” è un’astrazione. È vero che Bonucci ha litigato pesantemente con Rizzoli nell’occasione, e infatti l’arbitro l’ha successivamente ammonito. Ma non c’è stato un testa a testa prolungato e violento come l’immagine sembra suggerire. Ecco il filmato dell’accaduto postato sui social network dai tifosi della Juventus:

via GIPHY
Francesco Ceniti sulla Gazzetta dello Sport riepiloga gli episodi da moviola nel derby Torino-Juventus e segnala che semmai è stata un’altra la sanzione risparmiata a Bonucci:

Il Torino rientra subito in partita grazie a un giusto rigore: Alex Sandro affonda la scivolata su Bruno Peres, sfiora il pallone che però resta giocabile dal granata (è in velocità, può andare al cross) steso poi dall’avversario. Rizzoli indica il dischetto (forse dopo un consulto con l’addizionale Irrati), ma non estrae il secondo giallo per lo juventino. Ci stava: azione potenzialmente pericolosa ed entrata di Sandro non certo da educanda. In questa fase Bonucci protesta in modo vistoso: ammonito (era diffidato). La rabbia del Torino aumenta in modo considerevole al 13’ quando l’assistente Tonolini ferma Maxi Lopez per un fuorigioco inesistente (è in linea con Cuadrado): il successivo 2-2 è così cancellato ingiustamente.
Ma la giornata negativa di Rizzoli si conclude con una gestione sbagliata dei cartellini. Risparmiato prima un giallo a Bonucci (sarebbe stato il secondo) per l’irregolarità a centrocampo su Maxi Lopez. Questa scelta porta poi l’arbitro a graziare Glik (già sanzionato nel primo tempo: anche lui era diffidato) autore di un fallo da ammonizione «senza se e senza ma» su Alex Sandro. Insomma, sia Bonucci, sia Glik restano in campo fino alla fine della partita, ma avrebbero dovuto uscire prima. Chi non finisce la gara è Khedira: sul 4-1 perde la testa in maniera incomprensibile insultando Rizzoli da un metro. Rosso diretto inevitabile. Per il resto, anche la Juve reclama un rigore per l’intervento di Gaston Silva su Cuadrado, ma il granata colpisce prima il pallone, spostandolo: ok far continuare. E’ regolare, infine, la posizione di Morata in occasione del poker bianconero.

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