La strana storia dei venditori di bottiglie in Piazza San Carlo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-06-07

Durante la finale di Champions in Piazza San Carlo numerosi abusivi hanno potuto agire indisturbati vendendo birra in bottiglie di vetro. Le stesse bottiglie che hanno causato il ferimento di centinaia di persone. Repubblica scrive oggi che a gestire la vendita c’erano esponenti della stessa famiglia. La stessa di un venditore che si vede in un video con un esponente della giunta Appendino

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Tra i tanti disastri dell’organizzazione della finale di Champions in Piazza San Carlo a Torino ce n’è uno tipicamente italiano: i venditori abusivi. Sabato sera in piazza San Carlo erano in molti a lavorare. E i risultati si sono visti quando è scoppiato il panico. Centinaia di bottiglie di vetro a terra hanno contribuito a rendere difficoltosa e pericolosa la fuga delle persone in preda al panico. Eppure in piazza quella sera non ci sarebbero dovuti essere né le bottiglie in vetro né i venditori abusivi. Come è stato possibile?

Chi sono i Mancino: i re degli abusivi torinesi

L’edizione torinese di Repubblica riporta le testimonianze di molte persone che si sono recate in questura per raccontare come gli abusivi agissero sostanzialmente indisturbati. I venditori di birra per tutta la sera sono entrati liberamente in piazza con i carrellini carichi di bottiglie di birra. Stando ai racconti dei testimoni venivano scaricati direttamente dai camion appena fuori gli sbarramenti. Gli stessi che avrebbero dovuto effettuare il “prefiltraggio” della folla per impedire eventuali azioni terroristiche. Per tutta la sera gli abusivi hanno venduto indisturbati la loro merce. A sorvegliare la piazza c’erano appena 300 uomini tra Carabinieri, Polizia e Vigili. Quello degli abusivi, a fronte di una piazza con quarantamila persone sarà sembrato il problema minore.

Anche perché sequestrare uno per uno i carrelli dei “cavallini” è un’operazione lunga e nel frattempo gli altri abusivi continuano a lavorare indisturbati. Si sarebbe dovuto controllare prima, per evitare che i venditori abusivi entrassero in piazza. Non è stato fatto. Ma c’è di più, perché alcuni testimoni hanno raccontato a Repubblica che a gestire la vendita c’erano i Mancino. Si tratta di un’importante e storica famiglia di ambulanti che da anni è ai vertici della ristorazione di piazza, quella abusiva. Ma non erano loro i furgoni parcheggiati nelle “retrovie” a rifornire i venditori che si aggiravano in piazza. Perché è molto più conveniente utilizzare mezzi a noleggio, o intestati a cittadini stranieri. In modo da rendere inefficace il provvedimento di sequestro e inutili le multe.

Come mai gli abusivi hanno agito indisturbati per tutta la sera?

Difficile non notare gli abusivi con i loro carrelli e le bacinelle piene di bottiglie di birra. Difficile non accorgersi dei camion parcheggiati per i rifornimenti. Eppure in Piazza San Carlo la vendita di bottiglie di birra è proseguita per tutta la sera. Perché nessuno ai varchi ha fermato il passaggio dei carrelli? Alcuni esercenti si sono lamentati di aver preso multe salate perché un cliente è uscito dal locale con una bottiglia o un bicchiere di vetro. Agli abusivi, ai Mancino, tutto sembra essere concesso. Ed è su questo che la Procura intende indagare. Non solo perché le bottiglie abbandonate per terra hanno causato il ferimento di numerose persone. Ma anche per accertare le responsabilità di chi ha lasciato che gli abusivi agissero indisturbati. Due furgoni in piazza CLN sono stati individuati nel pomeriggio e sanzionati per divieto di sosta, ma è finita lì.
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E non si può certo dire che i venditori di birre abbiano agito di nascosto. Alcuni di loro avevano addirittura delle lampade per illuminare la mercanzia. Insomma, tutto è avvenuto alla luce del sole. Anche perché già dal pomeriggio di sabato i venditori con i loro carrelli si aggiravano per le strade intorno a Piazza San Carlo. Alla faccia dei tanti commercianti che pagano le licenze e le tasse. Il tutto sotto il naso di Vigili e uomini delle forze dell’ordine. Resi impotenti dal fatto che multe e sequestri non fermano gli abusivi ma forse – è l’ipotesi – qualcuno ha preferito chiudere tutti e due gli occhi. Mettendo a rischio l’incolumità della folla assiepata in Piazza San Carlo.

L’assessore della giunta Appendino e i Mancino

Certo, gli abusivi e le birre c’erano anche durante la finale del 2015 nella medesima piazza. E i Mancino sono diventati quello che sono nel corso di decenni. Senza dubbio i venditori abusivi non ci sono solo a Torino: sono una costante dei grandi eventi. Il problema è che in questo caso oltre millecinquecento persone sono rimaste ferite. La novità è che ora a governare la città non ci sono “i soliti noti”, la kasta, la vecchia politica. Da un anno a capo dell’Amministrazione comunale c’è Chiara Appendino. La maggioranza in Consiglio Comunale è saldamente in mano al MoVimento 5 Stelle. È lecito attendersi dal nuovo che avanza che è stato eletto promettendo cambiamenti radicali che questo cambiamento venga messo in atto? La risposta è sì.

 
Qualche tempo fa Repubblica ha girato un servizio sul Barattolo, il mercato del libero scambio. Nel servizio ad un certo punto un venditore – per sua stessa ammissione – abusivo si lamenta di non poter vendere la sua merce. Interviene quindi Alfredo Mancino che propone una soluzione:

Dal mio commercialista ti faccio fare un’autorizzazione itinerante, tu ti fai un carrellino, che non sia a benzina o elettrico e puoi andare nei parchi a vendere i gelati..

Un’offerta senza dubbio allettante, infatti il venditore ci sta. Ed è a quel punto che l’Assessore Marco Giusta che stava assistendo alla scena chiede all’abusivo se i due si conoscessero e se si potesse fare la cosa. I due confermano e Giusta chiede a Mancino “ci pensi tu?”. Mancino dice che ci pensa lui e l’accordo è suggellato con una stretta di mano.

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Giusta, al centro, stringe la mano a Mancino, sulla destra.

Naturalmente anche se Mancino è personaggio abbastanza noto non è detto che Giusta sapesse con chi stava parlando. Non siamo però nemmeno nello stesso caso della foto di Di Maio con Tredicine perché qui Giusta ha assistito ad un vero e proprio accordo. E da quelli del M5S, così più preparati degli altri, una cosa del genere non ce la si aspetta. Poi si scopre che anche con il M5S al governo i Mancino hanno potuto vendere birre in Piazza San Carlo e ci si chiede: in che cosa sono meglio? In che cosa sono diversi?

Leggi sull’argomento: Chiara Appendino: le omissioni e le negligenze su Piazza San Carlo

 

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