La sparatoria a San Bernardino in California

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-12-02

Ci sarebbero 14 morti e diverse persone ferite a San Bernardino, in California. Lo sparatore è ancora libero, sarebbe fuggito su un SUV. La mappa della zona. Si parla di tre uomini armati vestiti con abiti militari che sarebbero fuggiti dall’edificio che ospita l’Inland Regional Center, teatro dell’accaduto

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Ci sarebbero diverse persone morte ferite a San Bernardino, in California, in seguito a una sparatoria. Lo riportano i media Usa. Si parla di un cecchino ancora attivo. Si stanno comunque cercando tre uomini in uniforme. Un consultorio per disabili si trova vicino alla sparatoria, si chiama Inland Regional Center. L’edificio è stato evacuato. Sembra che il teatro della sparatoria sia il 1300 block of S. Waterman Avenue. La notizia arriva dall’account Twitter dei vigili del fuoco ed è stata confermata dallo sceriffo. I testimoni riferiscono che gli uomini avrebbero aperto il fuoco durante un party di Natale nella sala conferenze del centro per disabili, che ha 700 dipendenti. Ma la polizia parla di sala affittata per un evento privato da un gruppo non ancora identificato. Ci sarebbero anche diversi feriti. Altre fonti parlano di dodici morti e una ventina di feriti. La polizia fornisce i numeri totali di 14 morti e 14 feriti. La polizia cerca tre uomini vestiti con abiti militari e con giubbotti antiproiettili. Avevano fucili. Sul luogo le ambulanze continuano ad arrivare. Le strade sono state transennate, la polizia ha risposto al fuoco. Gli sparatori indossavano maschere da sci e l’obiettivo sarebbe proprio l’Inland Regional Center. Ci sarebbero ancora una decina di persone nell’edificio sud dell’Inland Regional Center. Si parla anche di esplosivo. L’Inland Regional Center si occupa di disabili, tra cui anche bambini offrendo servizi per migliorare l’assistenza; è stato aperto nel 1971. Oggi era in programma nella sala conferenze una festa di dipendenti del settore della Salute.
Edit: due killer sono stati uccisi e un terzo arrestato nella sparatoria di San Bernardino in California. Uno dei sospetti si chiama Syeed Farook. Nel commando ci sarebbe anche una donna.

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Sparatoria a San Bernardino: il 1300 di South Waterman Avenue

Si parla anche di un altro arrestato sul luogo dell’attentato in California ma non si sa se per motivi collegati all’accaduto. I killer sono adesso in fuga. Si parla inoltre di una sparatoria anche al Patton Hospital, sempre a San Bernardino, ma la situazione nel frattempo si sarebbe normalizzata (forse un falso allarme). La polizia ha fatto detonare un oggetto sospetto in Waterman Avenue. Gli artificieri hanno usato un robot per far esplodere il pacco. L’edificio sud dell’Inland Regional Center è stato completamente evacuato poco fa. I tre sarebbero fuggiti alla guida di un Suv di colore scuro. Le unità speciali della polizia si sarebbero lanciate al loro inseguimento. Le immagini tv hanno mostrato almeno una trentina di ostaggi uscire dall’edificio preso d’assalto dagli uomini armati poco prima delle 12 ora locale. Si tratta di un centro medico, situato nei pressi di un campo da golf, dove vengono curate persone disabili. Segnalata una sparatoria nella shopping center Waterman Avenue in zona, all’incrocio della strada della Robert’s Elementary. Alcune foto del Waterman Discount Mall dove è stata segnalata la sparatoria:
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lo shopping Center Waterman Avenue, dove è stato evacuato il Waterman Discount Mall

L’esercizio si chiama Waterman Discount Mall e si trova al 999 della Waterman Avenue a San Bernardino. È stata ordinata l’evacuazione dell’edificio, che si trova a quattro miglia dall’Inland Regional Center. Si parla di un uomo armato in fuga nei giardini adiacenti il Waterman Discount Mall, scappa verso nord. L’NBC però poco dopo smentisce tutto: quello che sta accadendo al Waterman Discount Mall non è collegato alla sparatoria all’Inland Regional Center, si parla di un arresto per violazione della libertà provvisoria. Tutte le scuole e gli edifici nel distretto di San Bernardino sono stati posti in “lockdown”, cioè nessuno può entrare o uscire. Le emittenti locali riferiscono che le vittime sarebbero state uccise all’interno dell’edificio. Un giornalista ha riferito di aver visto tre corpi sul luogo dell’attentato in California. La ABC ha in apertura la testimonianza di un padre che ha ricevuto la testimonianza di sua figlia, che si trovava all’interno dell’edificio quando sono entrati gli uomini armati. Nell’sms scrive: “C’è gente che sta sparando, mi sono chiusa a chiave dentro, prega per me”. La persona dice che dieci o venti persone sono state colpite. Gli attentatori potrebbero aver anche posizionato delle bombe. Lo sostengono diverse fonti americane ricordando che in azione in questo momento ci sarebbero anche gli artificieri. Un sospetto è stato segnalato alla Robert’s Elementary in zona. “Non sappiamo” se si è trattato di un attentato terroristico a San Bernardino, in California. Lo ha detto un portavoce dell’Fbi durante una conferenza stampa.

Il video del padre che legge l’sms della bambina chiusa all’Inland Regional Center durante l’attacco

Un video di un servizio sulla sparatoria di San Bernardino:

La sparatoria a San Bernardino in California

Un uomo armato è entrato nel centro e ha iniziato a sparare. Ho visto corpi a terra“, racconta una testimone che è riuscita a fuggire alla sparatoria avvenuta in un centro di servizi sociali a San Bernardino, in California. La donna – ha riferito il marito a un’emittente locale – si è salvata perché si è chiusa a chiave dentro l’ufficio. Una portavoce della polizia di San Bernardino ha riferito che la scena dell’incidente è ancora “molto attiva”, mentre gli agenti stanno tentando di mettere in sicurezza l’area. Una delle poliziotte che sono intervenute per prime all’Inland Regional Center ha parlato alla CNN spiegando di aver bloccato il traffico nella zona e non ha potuto fornire informazioni sulla dinamica dei fatti. Ad aprire il fuoco, ha riferito ancora la portavoce, potrebbero essere state fino a tre persone, pesantemente armate e forse dotate di giubbotti anti proiettile. Il bilancio di “20 vittime” fatto dai vigili del fuoco non è stato al momento confermato dalla polizia. Un cronista locale ha riferito via Twitter che è stato evacuato l’edificio dell‘Inland Regional Center, un’organizzazione sanitaria non profit della zona. Uno degli uomini entrati dentro a sparare avrebbe avuto una maschera. L’Inland Regional Center è una struttura statale che impiega circa 670 persone. Fornisce servizi per disabili a 30.200 pazienti che abitano nella contea di San Bernardino e in quella di Riverside. Il centro prevede programmi specifici per fasce di eta’, da 0 a 3 anni, da 3 anni a 15 anni, da 16 anni a 22 anni, da 23 a 59 anni e per gli ultra sessantenni. Il sito dell’Irc risulta al momento disabilitato, forse per il traffico eccessivo.

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L’edificio dell’Inland Regional Center evacuato e teatro della sparatoria a San Bernardino. L’evacuazione continua. Si cercano i killer nelle vicinanze e nel parcheggio

Le televisioni americane hanno diffuso le immagini di decine di persone che sono uscite in tutta fretta, con le mani in alto, nel parcheggio di un edificio, circondato da poliziotti pesantemente armati. Secondo diversi americani, colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti all’Inland Regional Center. I testimoni oculari continuano a parlare di un pacco sospetto all’interno dell’edificio. L’allarme è stato lanciato alle 14,30 ora di New York, pochi minuti fa, dallo sceriffo della contea di San Bernardino in California. Da uno a tre sospetti. Non è chiaro inoltre in quale edificio i tre possibili sospetti siano entrati. Secondo i media americani gli attentatori avrebbero agito con il volto coperto da un passamontagna e in tenuta militare. La sparatoria di San Bernardino è stata la seconda della giornata negli Usa, la terza da Colorado Springs della scorsa settimana e finora la 355esima dall’inizio di gennaio. Le cifre sono state rese note dal Washington Post sulla base di calcoli fatti da siti che tengono il conto di eventi criminosi in cui quattro o più persone sono rimaste uccise o ferite, killer compreso. Oggi, prima di San Bernardino, una persona è morta e tre sono rimaste ferite a Savannah in Georgia. Una delle prime foto della sparatoria, dalla tv NBC Los Angeles (fonte):
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Una delle prime foto della sparatoria di San Bernardino

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Sparatoria a San Bernardino: una cartina dell’Inland Regional Center

Due persone sono state fermate all’Hunt’s Bridge Overpass. Dichiarata la No Fly Zone. Un “pacco sospetto” è stato trovato dentro un edificio vicino alla zona della sparatoria a San Bernardino, in California. Lo sceriffo di San Bernardino, sempre via Twitter, ha confermato che le vittime sono molteplici e che e che gli autori della sparatoria potrebbero essere fino a tre. La sparatoria è avvenuta intorno alle 11 ora locale in un centro per disabili. Ci sono decine di auto della polizia e le squadre speciali SWAT. Come continuano a ripetere i principali media americani, la situazione è ancora molto fluida e non è chiaro dove sia avvenuta la sparatoria e quali siano le motivazioni.
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Sparatoria a San Bernardino: un’immagine da Sky Tg 24

La sparatoria a San Bernardino, California, sarebbe avvenuta all’interno del centro congressi dell’Inland Regional Center, affittato per un evento privato da un gruppo non ancora identificato. Lo sostengono fonti di polizia citate dal network Nbc. Capire quale sia l’organizzazione potrebbe essere un indizio per capire cosa ha mosso i tre attentatori che in questo momento sono ancora in fuga. L’Fbi inoltre continua a mantenere alta l’allerta per la possibilità che ci possano essere altri attacchi in corso e che i sospetti abbiano un piano più ampio. Secondo Cnn gli ospedali vicino all’area starebbero curando almeno otto persone.  La polizia ha approntato un numero verde per chi avesse informazioni sui killer della sparatoria di San Bernardino:
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I sospetti autori della sparatoria di massa a San Bernardino, in California, sono armati fino ai denti e indossano giubbotti antiproiettile. Lo scrive il Los Angeles Times. La polizia ha confermato che gli autori potrebbero essere tre. L’area della sparatoria, tra Waterman Avenue e Park Center Circle, è stata chiusa al traffico e sul posto è accorsa anche l’Fbi. Gli ospedali della zona sono stati allertati e un portavoce del Loma Linda Medical Center ha detto a Reuters che aspettano diversi feriti.
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San Bernardino: gli swat sul luogo (foto di DougSaunder su Twitter)

Il presidente americano, Barack Obama, è stato informato della sparatoria a San Bernardino. Lo riferisce la Casa Bianca. I residenti sono stati invitati a non uscire di casa. Bisogna agire per fermare la violenza con le armi subito”. “Troppe sparatorie, basta. Il Congresso deve fare di più per prevenire la violenza delle armi da fuoco”: è il commento a caldo sulla Cbs del presidente americano, Barack Obama, alla sparatoria avvenuta a San Bernardino, in California, con diversi morti e feriti. Lo afferma Hillary Clinton, la candidata democratica alla Casa Bianca, commentando la sparatoria a San Bernardino.
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La sparatoria a San Bernardino arriva poco più di una settimana dopo l’ingresso dell’uomo armato in un consultorio di Colorado Spring che aveva fatto nove feriti. E riaccende il dibattito sulle armi in un anno in cui sparatorie si sono susseguite quasi senza tregua. Ecco di seguito gli episodi più gravi dell’anno.
– 30 MARZO: Cerca di sfondare il cancello della sede della Nsa e viene ucciso da colpito arma da fuoco. E’ quanto accaduto in Maryland. Il suo complice, che lo accompagnava in auto, è rimasto ferito.
– 4 MAGGIO: La sparatoria alla mostra di vignette di Maometto in Texas fa due morti. L’attacco è rivendicato dall’Isis.
– 18 GIUGNO: Strage nella chiesa degli afroamericani a Charleston, dove un ragazzo estremista è entrato e aperto il fuoco uccidendo nove persone.
– 16 LUGLIO: Spari in due centri militari a Chattanooga in Tennessee. Il bilancio è di cinque morti.
– 24 LUGLIO: Un uomo entra in un cinema a Lafayette, in Louisiana, e apre il fuoco uccidendo due persone e ferendone altre sette, prima di puntarsi l’arma contro e uccidersi.
– 26 AGOSTO: la reporter di un’emittente locale di Ranoke, in Virginia, Alison Parker, e il suo cameraman, Adam Ward, finiscono vittime di un ex collega. La loro morte è in diretta: l’uomo li ha attaccati mentre stavano realizzando un servizio.
– 1 OTTOBRE: E’ strage nel campo universitario dell’Umpqua Community College a Rosenburg, in Oregon, dove al termine di una sparatoria si contano a terra 15 morti.

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