La storia di Stefano Vignaroli all'AMA

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-07-27

Il Corriere della Sera pubblica oggi un articolo in cui sostiene che in pole position per sostituire il dimissionario Daniele Fortini ci sarebbe l’onorevole romano Stefano Vignaroli, protagonista del patto segreto sui rifiuti stipulato con il Colari dell’amico di Cerroni e in predicato di entrare al posto di Roberta Lombardi nel direttorio romano che coadiuva …

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Il Corriere della Sera pubblica oggi un articolo in cui sostiene che in pole position per sostituire il dimissionario Daniele Fortini ci sarebbe l’onorevole romano Stefano Vignaroli, protagonista del patto segreto sui rifiuti stipulato con il Colari dell’amico di Cerroni e in predicato di entrare al posto di Roberta Lombardi nel direttorio romano che coadiuva la Raggi:
stefano vignaroli AMA

Il termine commissariamento è improprio, del resto Ama è al cento per cento del Comune. Ma la strategia di assorbimento dell’addio di Fortini, che ha indicato nel 4 agosto il giorno giusto per la «presa d’atto delle dimissioni del cda e nomina del nuovo organo amministrativo dell’azienda», prevede l’inserimento graduale di nuovi «specialisti». Operativamente ci sarà Stefano Vignaroli, già membro del mini-direttorio romano, che da tempo si occupa del ciclo dei rifiuti e che aveva paventato il ricorso ai Tmb di Rocca Cencia. Da consulente esterno, invece, potrebbe dare un contributo Raphael Rossi, che ieri ha avuto un incontro proprio Fortini. Il quale, sostiene Muraro, «non ha ancora firmato il piano».

La notizia però ad occhio parrebbe una bufala: secondo le regole del M5S, rispettate (queste) anche all’epoca della ricerca del candidato a Roma, chi comincia un incarico istituzionale non può poi abbandonarlo per fare altro, sempre all’interno dem M5S. In più, pur essendo Vignaroli sicuramente il più preparato del M5S sul tema dei rifiuti per le sue esperienze pregresse, molte delle competenze necessarie per guidare un’azienda non sembrano appannaggio del suo curriculum. Infine, c’è da dire che il Partito Democratico lo sta già accusando di conflitto d’interesse per essere contemporaneamente membro del direttorio romano (anche se l’incarico non è stato in alcun modo ufficializzato) e vicepresidente della Commissione d’inchiesta sulle Ecomafie. Una carica in AMA sarebbe davvero troppo.
EDIT: Vignaroli smentisce, com’era prevedibile, il suo ruolo ai vertici di AMA

“Grandi statisti vaneggiano un mio ruolo ai vertici di Ama. E’ evidente che c’è qualcuno interessato a far trapelare notizie infondate e pilotate per nascondere il proprio coinvolgimento nell’emergenza rifiuti in città. Ma noi non ci fermiamo e andiamo avanti”. Lo afferma in una nota il deputato M5S, e membro del direttorio romano, Stefano Vignaroli.

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