La storia dei calci al bambino africano che accarezza il figlio a Cosenza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-06

Il fatto è accaduto in via Macallè, un vicolo a pochi metri dal corso principale di Cosenza martedì verso le 19. Il piccolo è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino per gli accertamenti

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Un bambino immigrato è stato colpito con un calcio all’addome da un uomo perché si era avvicinato al figlio in passeggino. Il fatto, ricostruito da una passante che ha assistito alla scena, è accaduto nel centro di Cosenza. Il bambino, di origini nordafricane, è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118 e allertato la polizia. Il piccolo è stato portato nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino per gli accertamenti, ma fortunatamente non ha riportato gravi danni. La vicenda è stata raccontata dal blog Cosenza 2.0.

La storia dei calci al bambino africano che accarezza il figlio

Il fatto è accaduto in via Macallè, un vicolo a pochi metri dal corso principale di Cosenza martedì verso le 19.

“Ore 19.00, Via Macallè – traversa corso Mazzini: Un bimbo di tre anni, musulmano, si avvicina insieme ai due fratellini un po più grandi ad un passeggino con un bambino per sorriderlo e accarezzarlo. .. Il bastardo del padre di scatto si gira, li grida, e li strattona… e nella sua pazzia mentale tira un calcio nello stomaco al bimbo più piccolo facendogli fare un volo di due metri….

Corro, mi avvicino, inizio a gridare, insieme a me altri passanti si avvicinano… qualcuno della folla gli tira pure un pugno in testa (troppu pocu)… immediatamente cerco di soccorrere il bambino che nel frattempo è diventato bianco e respira a fatica….

Un medico nei dintorni lo controlla. Nel frattempo corro sul corso a trovare il bastardo che si è facilmente dileguato nella folla, di lui nessuna traccia…. aspetto con la mamma l’ambulanza che tarda ad arrivare…. vado via perché ero in ritardo a lavoro. Dalle 20.30 nessuna notizia di mamma e figli….

Faccio un appello a chiunque si trovava nei paraggi che ha assistito alla scena di non essere omertosi e di contattare qualcuno se sa l’identità del bastardo, non possiamo far passare questo vile gesto…. i bimbi non si toccano. … E’ il clima di odio razziale che gira nell’aria a generare violenza.

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Successivamente la storia è stata ripresa dal Manifesto e dall’agenzia di stampa ANSA. Sul caso indagano gli agenti della Questura di Cosenza, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona allo scopo di ricostruire l’accaduto e identificare l’autore. Secondo quanto si è appreso, il bambino immigrato era con i fratellini di 8 e 10 anni. I piccoli erano insieme alla madre in uno studio medico. La donna, vedendo che l’attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire. Per strada, il bambino più piccolo si è avvicinato all’altro bambino e da lì è successo tutto.

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