L’innalzamento della soglia dei pagamenti in contanti non piace all’autorità anticorruzione. «È una scelta sbagliata» ha detto ieri Raffaele Cantone, intervenendo a «La Repubblica delle idee», a Pescara. «Ho preso posizione. Ho detto che sono assolutamente contrario. Credo che la norma precedente (il tetto a mille euro, ndr.) avesse un valore soprattutto simbolico, ma la lotta all’evasione ha bisogno di una stabilità normativa, di scelte chiare e continue, non di sali e scendi». E anche Rossella Orlandi, scelta dal premier per l’Agenzia delle Entrate, è in totale e completo disaccordo con la scelta del governo. In più, Pier Carlo Padoan sulla soglia del contante la pensava in modo completamente diverso un anno fa, anche se cambiare idea non è reato.
Nella tabella pubblicata oggi dal Corriere della Sera si spiega poi oggi che l’Italia è uno dei paesi europei in cui si fanno meno operazioni procapite con strumenti diversi dal contante e meno bonifici: l’utilizzo del denaro elettronico, strumento importante ai fini della lotta all’evasione fiscale, è assai poco radicato. E questo cambio di prospettiva rischia di favorire le operazioni senza denaro elettronico. Infine, il 30% delle segnalazioni all’Ufficio Italiano Cambi riguarda operazioni in contanti.