La LAV, l'Ebola e le vitamine

Categorie: Opinioni

La LAV (Lega Anti Vivisezione) ha dichiarato che studiare vaccini per l’Ebola è inutile. In più ci vanno di mezzo le povere scimmie, usate per gli esperimenti. E quindi? Gatorade e vitamine, signori:



Analizzando il comportamento del virus Ebola, sappiamo che dal 1976 a oggi non ha mai superato lo Stretto di Gibilterra e le sue epidemie si sono sempre autolimitate, comportando malattia e morte su persone in stati igienico-sanitari precari, infatti, un apporto di minerali e vitamine adeguati sembra essere fondamentale per la difesa antivirale.

Se a qualcuno venisse il dubbio: no, le vitamine non bastano affatto, come fa notare l’associazione Pro-Test Italia in risposta al comunicato. Ma la LAV ci infila dentro pure il consueto rimbrotto all’Occidente egoista e cattivo:



Il problema ci riguarda comunque, perché dobbiamo essere di aiuto alle popolazioni delle fasce più povere, ma sicuramente non lo saremo con una ricerca lunga e costosa che rimane, come al solito, nelle mani di pochi e non al servizio dei poveri,

Peccato che questo complotto sia smentito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che invece lavora proprio per trovare vaccini e terapie che siano producibili sul campo.:



[…] experts at the WHO meeting discussed the use of both whole blood and purified plasma. “There was a consensus that this has a good chance to work and can be produced now from the [affected] countries themselves,”

In più il Canada donerà 1000 dosi di vaccino sperimentale. Ma probabilmente, per la LAV, lo fanno solo per avere la scusa per ammazzare un paio di scimmie.