Il Giornale pubblica oggi una «simulazione di Italicum» una rappresentazione grafica dei risultati dell’eventuale voto con l’Italicum con le percentuali di voto dei partiti alle elezioni europee, che conferma i risultati di questa simulazione di Youtrend per Repubblica del gennaio 2014. La Lega Nord, a cui oggi sono attribuiti risultati molto maggiori nei sondaggi rispetto alle elezioni, ma in questa rappresentazione grafica entrerebbe soltanto se partecipasse in coalizione.
Come spiegava Repubblica all’epoca, con i risultati delle elezioni politiche «nessun partito o coalizione avrebbe vinto il premio di maggioranza al primo turno, non avendo raggiunto il 35% dei voti. Facciamo quindi alcune ipotesi: visto il meccanismo contro le liste civetta annunciato da Renzi, consideriamo prima i dati dei partiti, ignorando le coalizioni. In questo primo caso, vi sarebbe stato un ballottaggio tra Pd e M5s: il vincitore al ballottaggio avrebbe avuto il 53% dei seggi, ossia 334. Al primo dei perdenti – Pd o M5s – sarebbero andati 136-137 seggi, al Pdl 115, a Scelta Civica 44-45 (il totale fa 630 perché Renzi non ha menzionato l’esistenza di seggi riservati alle circoscrizioni estere)».
Considerando invece le coalizioni come “liste uniche” (per via delle alte soglie di sbarramento e delle norme anti-liste civetta annunciate da Renzi), sarebbero andati al ballottaggio la lista Bersani e quella Berlusconi, considerando i voti presi dalle coalizioni di centrodestra e centrosinistra.